Udienze in tribunale per flop BPVi e Veneto Banca: calendario fitto fino alla primavera

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Gli sviluppi giudiziari per le due ex Popolari venete arriveranno tra fine febbraio e la prima metà di marzo quando si chiuderanno, salvo slittamenti, le udienze preliminari in corso a Roma per Veneto Banca e a Vicenza per Banca Popolare di Vicenza. Sei le sedute in calendario per gli ex amministratori dell’istituto berico accusati di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza: il 20 e il 27 gennaio e poi altre quattro date a febbraio, con l’ultima prevista il giorno 24 quando il giudice Roberto Venditti deciderà se rinviare a giudizio, come chiede la Procura, l’ex presidente Gianni Zonin e altri sei ex amministratori oltre all’istituto di credito in qualità di persona giuridica.

E dopo BPVi tocca a Veneto Banca: l’udienza preliminare in corso a Roma conta altre tre date e dovrebbe concludersi il 9 marzo, davanti al gup Lorenzo Ferri. Che la scorsa settimana – in un Palazzo di Giustizia capitolino quasi completamente vuoto per le festività natalizie – era nella sua stanza, impegnato nello studio delle migliaia di pagine d’inchiesta a carico dell’ex direttore generale Vincenzo Consoli, dell’ex presidente Flavio Trinca e di altri nove imputati. Una tabella di marcia fitta-fitta, anche per scongiurare i rischi della prescrizione.

Oltre 4 mila le parti civili che si sono costituite nell’uno e nell’altro procedimento: le prossime udienze di Vicenza e Roma serviranno a stabilire quanti risparmiatori potranno continuare a partecipare al processo.

A tal proposito una delle questioni che dovrà essere affrontata e risolta riguarda coloro che hanno firmato la transazione con la banca, acquisendo in tal modo il diritto a un risarcimento e impegnandosi a rinunciare ad azioni legali nei confronti dell’istituto.

Il giudice di Vicenza ha disposto l’acquisizione presso i commissari liquidatori degli elenchi dei risparmiatori che hanno accettato di transare.

di s. t., da Il Mattino di Padova

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