Non paghi le multe alla UE? E allora tratteniamo i soldi dei finanziamenti che ti dovevamo dare. E’ quanto ha stabilito la Commissione europea che ha comunicato la propria decisione alla Polonia – – scrive nella nota che pubblichiamo Primo Mastrantoni di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.
Le multe erano state comminate dalla Corte di Giustizia europea, organo giudicante riconosciuto da tutti gli Stati membri della Ue, relativamente all’inquinamento provocato da una miniera di carbone, che viola le normative comunitarie in materia e per non aver sospeso l’attività della Sezione disciplinare della Corte Suprema polacca che, infarcita di nomine governative, impediva l’imparzialità dei giudici, infrangendo le norme che garantiscono lo Stato di diritto.
Si tratta in totale di 160 milioni di euro che verranno trattenuti dai finanziamenti europei che, per la Polonia, ammontano a 78 miliardi nel periodo 2021-2027.
E’ la prima volta che la Commissione europea decide di procedere in questo senso, anche perché è la prima volta che un Paese membro si rifiuta di pagare le multe inflitte dalla Corte di Giustizia europea e la Polonia, furbescamente, aveva deliberato di non rispettarne le sentenze.
Come affermare che le sentenze di un tribunale non si rispettano perché non piacciono.
Ora, la Polonia deve decidere se vuole continuare a essere membro della Ue, con tutti gli aiuti consequenziali, considerato che è un beneficiario netto dei fondi comunitari (anche nostri), oppure uscirne.
La porta è sempre aperta, basta imboccarla.
Primo Mastrantoni, Aduc