Quando le acque del Mar Tirreno giungono a bagnare una piccola insenatura naturale nel litorale laziale, riparata a Ovest dal Monte d’Oro e a Est dal Monte di Scauri, abbandonano per qualche centinaio di metri il loro denso blu cobalto per colorarsi di un verde quasi trasparente. Questa quieta caletta, che con il suo arenile composto da migliaia di ciottoli interrompe il continuum delle coste sabbiose che caratterizzano il litorale, è conosciuta dalla gente del luogo come “Spiaggia dei Sassolini”.
Un tesoro da proteggere – Dal 1987 la piccola baia si trova nel cuore di un grande complesso, il Parco Regionale di Gianola e Monte di Scauri, all’interno del Parco regionale della Riviera di Ulisse e a cavallo tra la città di Formia e quella di Minturno (nella frazione di Scauri, ben più popolosa e, forse, nota del capoluogo), che ne garantisce la protezione come tesoro naturalistico. Sembra che quest’area naturale sia ciò che resta di un’antica foresta che si estendeva dal fiume Garigliano fino a Sperlonga; geologicamente sorge sulla propaggine meridionale dei rilievi calcarei dei vicini Monti Aurunci, risalenti al Cretaceo (145-56 milioni di anni fa), laddove i promontori che circondano la spiaggia sarebbero ben più recenti, risalenti al Pliocene (2 milioni di anni fa). Tra la ricchissima flora mediterranea che circonda l’area spicca una specie autoctona di pino di Aleppo, il cui germoplasma è stato studiato e conservato a fine della sua tutela.
Natura patrimonio di tutti – È solo in tempi relativamente recenti, tra la prima e la seconda metà del Novecento, che questo piccolo paradiso naturale è diventato accessibile a tutti coloro che vogliano apprezzarlo e sappiano rispettarlo. Ciò è stato possibile soprattutto grazie all’intervento di privati, che hanno aperto il sentiero (oggi via Nino Manfredi, che in quella zona possedeva una villa affacciata sul mare, una bifamiliare da lui acquistata e ristrutturata) che consente di arrivare alla spiaggia, prima raggiungibile solo dal mare o dal Monte d’Oro attraverso sentieri naturali, alcuni dei quali non più percorribili a causa di crolli. Dagli anni ’60 in poi la zona ha subito vari interventi, tra cui la costruzione di un lido e l’apertura di una discesa verso la parte libera della spiaggia, entrambe mete di “discreto” turismo estivo in una cala che rimane incantata anche se i sassolini ora sono un po’ ricoperti da sabbia portata dalle correnti (ma questa è un’altra storia sulla maggior cura dovuta all’ambiente di cui parleremo)..
Un luogo magico che affascina i locali ma attira sempre più visitatori, tanto che la sua straordinaria bellezza l’ha portata fino al 24˚ Festival del Cinema di Cannes, e chissà che non abbia contribuito a stregare i giudici, che per il film “Per grazia ricevuta” premiarono con la Palma d’Oro proprio Nino Manfredi, che qui girò alcune scene. Scelta niente affatto casuale, dato che lo stesso attore e regista, per oltre quarant’anni, fece di questo angolo di pace il suo ritiro.
L’avventura cinematografica della Spiaggia dei Sassolini non terminò, però, con il grande schermo: nel 1998 conquistò anche il piccolo, facendo da set per la miniserie “Il Conte di Monte Cristo” con Gérard Depardieu e Ornella Muti. Piccole grandi soddisfazioni per gli abitanti del luogo, che stanno solo recentemente vedendo il proprio territorio riscoperto e la sua bellezza riconosciuta anche se non ancora abbastanza…