L’Ulss 7 Pedemontana sperimenta la “Banca delle ore” per il personale di comparto. L’obiettivo è favorire una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata
Una nuova sperimentazione è stata avviata dall’inizio del 2025 nell’Ulss 7 Pedemontana: si tratta dell’istituzione della “banca delle ore” per il personale di comparto (infermieri, tecnici di laboratorio, Oss, personale amministrativo, etc.). In poche parole, si tratta di scegliere se farsi liquidare le ore di straordinario – come finora è sempre avvenuto – o se accantonarle in una personale riserva, appunto la “banca delle ore”, per usufruirne in un sercondo momento come riposi compensativi, per i quali viene comunque corrisposta la maggiorazione oraria prevista per le ore straordinarie. Il recupero mediante riposo delle ore di lavoro straordinario potrà avvenire a ore singole o a giornata intera, che va concordata con i responsabili del Servizio o dell’Unità operativa di riferimento. Le ore accantonate possono essere recuperate entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di accantonamento; oltre tale termine, le ore accantonante e non recuperate saranno liquidate, fatta salva la possibilità per il lavoratore di richiedere comunque il pagamento entro il 15 novembre dell’anno di competenza.
L’istituzione della “banca delle ore”, ha spiegato il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza, è frutto di un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali e la sua applicazione sul piano pratico è una innovazione interessante per tutte le aziende socio-sanitarie del veneto: «È un progetto nel quale crediamo molto – ha dichiarato Bramezza – innanzitutto perché consente ai nostri dipendenti di conciliare meglio il lavoro con le esigenze della famiglia o comunque della vita privata: per chi si dedica con tanto impegno alla salute dei cittadini, con un lavoro su turni che inevitabilmente influisce sulla vita personale, credo si tratti di un segnale importante. Inoltre l’attivazione di questo istituto contrattuale è anche uno strumento importante che ci consentirà come Azienda di essere più attrattivi verso i lavoratori, in un momento storico in cui alcune figure del comparto sono di difficile reperimento».
Il dott. Diego Tonello nuovo direttore dell’U.O.C. Medicina Generale
Il nuovo Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Generale dell’ospedale San Bassiano è il dott. Diego Tonello. 50 anni, originario di Castello di Godego, il dott. Tonello si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito anche la specializzazione in Medicina Interna, per poi approfondire la propria formazione con un master in Medicina Vascolare. Autore o co-autore di una sessantina di pubblicazioni su testate scientifiche italiane e internazionali su vari aspetti della presa in carico del paziente, ha partecipato come relatore o docente ad oltre un centinaio di corsi, congressi e altri eventi di formazione per medici e infermieri. È all’ULSS 7 Pedemontana dal 2002, come responsabile dell’U.O.S.D. Medicina D’Urgenza presso l’ospedale Alto Vicentino. Prima per 15 anni aveva lavorato all’ospedale di Castelfranco nelle U.O.C. Angiologia e Medicina Generale.
Il dott. Tonello si è detto onorato del nuovo incarico, sia perché succede ad una figura cardine del Dipartimento Medico come il dottor Apolloni, sia per il prestigio dell’ospedale San Bassiano: «Confido – ha dichiarato – di poter dare il mio contributo per il bene dei pazienti e di collaborare in modo proficuo con tutti i medici e infermieri della Medicina Generale in sinergia con le altre Unità Operative che rappresentano già una eccellenza aziendale».
In questo senso sono stati gli auguri del Direttore Generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza, che ha a sua volta sottolineato le peculiarità del reparto di Medicina Generale, che prende in carico una grande varietà di pazienti e la cui gestione richiede quindi ampia preparazione e spiccata capacità di collaborazione con gli altri reparti: «Sono certo che il dott. Tonello, con le sue competenze professionali e la sua esperienza unite al suo entusiasmo, potrà apportare un contributo importante nel garantire i più elevati standard di assistenza per i nostri pazienti».