Con l’inaugurazione di oggi, giovedì 28 dicembre 2023, dell’ultimo tratto tra Malo e Montecchio Maggiore, nel Vicentino, la Superstrada Pedemontana Veneta può dirisi completa. Almeno quasi del tutto, dal momento che – come è stato ricordato anche oggi nel corso della cerimonia inaugurale – mancano alcune opere di connessione all’A4.
Da domani, venerdì 29 dicembre 2023, l’opera sarà aperta al traffico. In queste ore si registrano reazioni e commenti sul tema.
A partire dal mondo imprenditoriale, per bocca di Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, che ha parlato di “tappa fondamentale” per la viabilità e l’economia del Vicentino, plaudendo all’apertura del tratto.
“Grazie alla SPV ora le nostre imprese hanno un corridoio preferenziale verso l’Europa, strada che prendono molte delle produzioni delle tante aziende artigiane presenti nel Vicentino, favorendo così la loro competitività – ha detto Cavion -. Questo si traduce in un beneficio per tutto il tessuto locale. Ma l’infrastruttura favorisce anche lo spostamento delle persone ovvero di quelle risorse umane e di quelle competenze di cui le nostre imprese hanno tanto bisogno”.
Sull’apertura del casello della A4 di Montecchio Maggiore Cavion precisa: “Tre mesi di attesa rispetto ai decenni che sono stati necessari per progettare e realizzare il tutto hanno un impatto relativo. Ormai è fatta”.
Infine, quanto alle tariffe il presidente di Confartigianato Vicenza ha sostenuto che sono calibrate su un piano di ammortamento del costo dell’opera calcolati sulle stime di passaggio e ha auspicato che possano diminuire in futuro con l’aumento dei flussi di traffico.
I consiglieri regionale del Partito Democratico, Zanoni, Luisetto e Bigon, hanno invece posto l’attenzione sulla galleria di Malo, presentando immediatamente una interrogazione sulla presenza di acque di drenaggio sature di Pfas.
“Dal 2021 – spiegano i consiglieri -, Arpav ha effettuato una serie di campionamenti sui corsi d’acqua nei quali sono state scaricate le acque di drenaggio della galleria di Malo. Da queste analisi sono state rilevate concentrazioni elevatissime di Acido perfluoro-butanoico (PFBA), sostanza appartenente alla famiglia dei PFAS o sostanze perfluoroalchiliche, la cui origine sarebbe dovuta al materiale inquinato con cui è stata realizzata la galleria presente nell’ultimo tratto della Superstrada Pedemontana Veneta.
Malgrado una sezione dell’impianto del depuratore esistente nel cantiere sia stata dedicata totalmente alla rimozione del PFBA, mediante batterie di filtri a carbone attivo, i valori di concentrazione campionati restano comunque allarmanti. Segno del pesantissimo e persistente inquinamento che il materiale utilizzato ha generato nelle acque superficiali del Rio Poscoletta, del Poscola e del fiume Guà e alle falde acquifere”.
Zanoni, Luisetto e Bigon chiedono dunque all’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, “quali azioni intenda intraprendere per mettere in sicurezza e bonificare l’area dall’inquinamento da PFBA e per il disinquinamento dei corsi d’acqua e delle falde contaminati dal PFBA avente origine nella galleria di Malo”.
E inoltre “se la Giunta regionale intenda avviare un’azione risarcitoria nei confronti degli autori di tale inquinamento, dato che neppure il depuratore installato ha risolto questo grave problema”.
Di “risultato importantissimo” per il territorio vicentino ha parlato Milena Cecchetto, consigliera regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. La politica di Montecchio Maggiore ha aggiunto: “Lo sbocco della Pedemontana nell’Ovest vicentino è strategico per i lavoratori pendolari e per le aziende delle valli dell’Ovest Vicentino che, grazie a una viabilità finalmente agevole, acquistano nuova, maggiore, competitività. Questo però non è ancora il traguardo: la Spv non è completamente terminata e bisogna fare presto per arrivare il prima possibile all’interconnessione con l’autostrada A4 e al nuovo casello di Montecchio Maggiore lungo la A4”.