C’è stato un attentato suicida in una moschea pakistana che si trovava in un quartiere di massima sicurezza della città nord-occidentale di Peshawar, che ospita diversi importanti edifici governativi e militari.
A causa dell’esplosione sono morte almeno 32 persone e rimaste ferite almeno 120. Non c’è stata alcuna rivendicazione immediata, ma l’attacco ha interrotto un periodo di relativa calma a Peshawar, la capitale della provincia di Khyber-Pakhtunkhwa.
Il tetto della moschea è crollato dopo l’esplosione, lasciando diverse persone bloccate sotto le macerie, mentre i feriti sono stati trasportati d’urgenza in un ospedale vicino.
Negli ultimi mesi la regione è stata teatro di numerosi attacchi a obiettivi militari e della polizia locale, soprattutto nelle regioni a cavallo del confine con l’Afghanistan, di cui i Talebani pakistani hanno rivendicato la responsabilità. Un attentato in una moschea sciita di Peshawar, nel marzo 2022, ha ucciso più di 50 persone e ne ha ferite oltre 100.
Allora, l’affiliato regionale dello Stato Islamico, Islamic State Khorasan, o ISIS-K, ne ha rivendicato la responsabilità. L’accordo di pace tra i Talebani pakistani e il governo è saltato l’anno scorso e la ricomparsa dei Talebani pakistani ha messo a dura prova le relazioni tra i Paesi.
I livelli di sicurezza sono altissimi a Islamabad, la capitale, con cecchini installati su importanti edifici governativi e posti di blocco rafforzati sulle strade di accesso alla città.
Fonte: The Vision