Un fondo straordinario per i commercianti di Vicenza vittime di furti: mozione dei consiglieri comunali Nalcerio e Conte (FdI)

339
saldi invernali: serve un calendario migliore Commercianti vicenza negozi

I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Nicolò Naclerio e Giorgio Conte hanno presentato al sindaco di Vicenza una mozione per istituire un fondo economico straordinario per i commercianti vittime di furti e danneggiamenti dei locali.

“La sicurezza dei nostri quartieri e del centro storico, per i commercianti, non dovrebbe essere tra le voci del rischio d’impresa e l’amministrazione dovrebbe dare un supporto alle attività che vengono interessate da reati predatori e dal degrado permanente“, scrivono i due meloniani presenti tra i banchi di minoranza nel consiglio comunale di Vicenza.

Il fondo straordinario per i commercianti di Vicenza coinvolti da episodi di criminalità sarebbe giustificato – secondo i promotori della mozione – dal fatto che le entrate a bilancio del Comune di Vicenza sono composte anche dalle tasse pagate dalle attività commerciali.

Ovviamente, l’iniziativa dei componenti del gruppo di Fratelli d’Italia, si inserisce nell’ambito del fenomeno di microcriminalità che sta interessano da tempo la città: “La cronaca nera degli ultimi mesi – commentano Nalcerio e Conte – sta evidenziando un procedere costante delle azioni criminali nei confronti delle attività commerciali della città.

Vittime di rapine e furti a tutte le ore, con danneggiamenti alle strutture dei locali e alla sottrazione illecita di merci, supporti informatici e di archiviazione. Le categorie criminali si stanno moltiplicando con il moltiplicarsi di problematiche sociali assimilabili principalmente alla tossicodipendenza”.

Fratelli d’Italia loda l’impegno delle forze dell’ordine, ma ritengono che non siano sufficienti a garantire la sicurezza dei cittadini e la libera operatività dei negozi. “Le attività commerciali in città vivono un momento difficile a livello economico, e l’attrazione verso le suddette è minato da forme di degrado e da una insufficiente attività di controllo e prevenzione“, concludono Nicolò Naclerio e Giorgio Conte.