Un giorno qualcuno ci spiegherà l’accanimento contro i docenti italiani: attende risposte Luca Fantò (Psi Vicenza), referente nazionale scuola

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Non ci saranno tamponi gratis ai No vax, andremo incontro solo a chi non può vaccinarsi per motivi di salute”: è il Ministro Bianchi che lo dichiara in maniera perentoria – scrive nella nota che pubblichiamo Luca Fantò, docente, segretario provinciale del Psi di Vicenza e, soprattutto, Referente nazionale PSI scuola, università e ricerca – eppure su molti media e da molta parte della politica continua a passare il messaggio che a tutti i docenti no-vax verrà somministrato gratis il tampone.

Enzo Maraio (Psi, segretario nazionale) e Luca Fantò (refente nazionale Psi Scuola)
Enzo Maraio (Psi, segretario nazionale) e Luca Fantò (refente nazionale Psi Scuola)

Così, dopo aver fatto di una minoranza di insegnanti non vaccinati (spesso per fragilità organizzative delle Regioni) il paradigma di un’intera classe docente, ora si cerca di farli apparire come coloro che non si vogliono far vaccinare e vogliono fare i tamponi a spese della comunità. Ancora una volta, sembra si vogliano far passare gli insegnanti per una ridotta dei no-vax. Intanto mancano poche giorni alla riapertura delle scuole e anche questa volta, al pari del precedente anno scolastico, sembra che il Ministero e molti Enti Locali (ancora una volta sono manifeste le differenze tra Regioni conseguenti ad un’eterogenea gestione dei territori) stiano perdendo la possibilità offerta dalla pausa estiva di riorganizzare efficacemente la riapertura della scuola. A porre rimedio, quest’anno come il precedente, verrà chiamato il personale scolastico tutto.

Un giorno qualcuno saprà forse spiegarci perché tanta parte della popolazione sia così diffidente nei confronti degli insegnanti. Una categoria che, nonostante sia sottopagata, devastata dal precariato, sommersa dalla burocrazia e costretta a lavorare in classi sovraffollate, continua, per quanto possibile e ancora con un qualche successo, a sostenere la formazione dei nostri giovani. Un giorno un qualche studio saprà dirci perché ad una parte significativa della politica sia permesso usare liberamente la scuola per vuote campagne politiche.

Luca Fantò

Referente nazionale PSI scuola, università e ricerca