Un paziente valdagnese ricoverato a Vicenza per Covid 19 racconta: “cerco conforto nella fantasia e faccio nuovi progetti”

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Un paziente valdagnese di 56 anni, al momento ricoverato al reparto malattie infettive all’ospedale San Bortolo di Vicenza ha accettato di raccontarci la sua condizione e come sta cercando di uscirne. Con mente lucida e grande forza d’animo Antonio (nome di fantasia) ha risposto telefonicamente alle nostre domande.

Come è iniziato tutto?

“Tutto è iniziato con una forte influenza per una settimana, mi mancava pure il senso dell’olfatto e del gusto e, dopo essermi consultato con il mio medico di base, mi hanno ricoverato all’ospedale San Lorenzo di Valdagno, dove mi hanno diagnosticato la positività al Covid 19. In seguito, per prudenza, e per l’eventualità che necessitassi della terapia intensiva, sono stato trasferito a Vicenza. Mi trovo qui da 2 settimane. Il personale sanitario è molto competente. Ora sono stato dichiarato “fuori pericolo” e ho fatto richiesta di essere trasferito di nuovo all’ospedale di Valdagno perché qui non ho nessun famigliare che possa venire a portarmi anche solo un cambio , in quanto la mia famiglia si trova in quarantena a Valdagno”.

Come sta cercando di affrontare i giorni in ospedale?

“Immagino di trovarmi in luoghi ameni che ho visitato con la mia famiglia e il mio cane. Cerco conforto nella fantasia. Immagino di tornare in alcuni luoghi paesaggistici meravigliosi. Faccio pure nuovi progetti per il futuro mio e dell’associazione di cui faccio parte. Non vedo l’ora di tornare a suonare le tastiere nella band di cui faccio parte. E posto su facebook le mie fantasie. Fortunatamente molte persone mi sono vicine, anche se virtualmente. Parenti, amici e conoscenti mi hanno inviato i loro auguri. Anche medici e infermieri mi stanno dimostrando il loro affetto e appoggio”.


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