Un percorso desolante per il centro storico di Vicenza, tra i palazzi abbandonati

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Una storia Infinita. Stamane, passando per contrà Porti, ho notato lo splendido portale di Palazzo Thiene chiuso. Una comunicazione di Banca Intesa avvisa i cittadini a rivolgersi nella nuova filiale (foto). Un pezzo di storia economica della città datato 1872, chiuso, cancellato. Mala tempora currunt. Proseguendo per contrà Riale, arrivo in Corso Fogazzaro, prima parte già Pozzo Rosso, vedo la bella facciata del Cinema Corso stile Impero, molto razionale, soffitto apribile per l’estate, poltrone in velluto, chiuso da anni. 
A fianco Palazzo Caldogno, restaurato dopo il bombardamento del ’44, già sede della Camera di Commercio, chiuso, la sede trasferita tra i campi dei Pomari. Più avanti ancora l’angolo di Palazzo Repeta già sede della Banca d’Italia, chiuso, sprangato. Proseguendo mi imbatto in Palazzo Pigatti a colonne, con quattro negozi nel sottoportico, in vendita.

Trecento metri di percorso storico cittadino nella desolazione, divenuto un deserto, balconi chiusi, colombi sulle finestre. Nessuna protesta dalle associazioni commercianti, per lo scempio, nessuna lettera ai media dai Comitati Unesco e vari, nessun cartello a rivendicare il niente, come fosse roba…di altri. Questo patrimonio dovrebbe essere restituito alla città, valorizzato, utilizzato, aperto alla cittadinanza. Insomma, chi sono i responsabili di questo ?furto con destrezza??