Un volumetto racconta il sacrificio di Guido Revoloni, eroe silenzioso del vicentino. Oggi la presentazione a Palazzo Folco

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Il libretto su Guido Revoloni presentato a Palazzo Folco
Il libretto su Guido Revoloni presentato a Palazzo Folco

Un libretto di poche pagine, realizzato con grande cura, è l’omaggio a Guido Revoloni presentato questa mattina a Palazzo Folco a Vicenza, sede operativa dell’Adunata Nazionale Alpini 2024. La presentazione del volumetto – pubblicato a cura della Sezione ANA Vicenza “Monte Pasubio” e con il patrocinio dei Comuni di Dueville, Monticello Conte Otto, Bassano del Grappa e Vicenza – non a caso ha preceduto di poco la conferenza stampa ufficiale dell’ormai imminente Adunata: la figura di Guido Revoloni, infatti, rappresenta un importante simbolo dell’essere Alpino, anzi, ha sottolineato l’avv. Sergio Martinelli, autore della pubblicazione, Guido Revoloni ha rappresentato tutti gli ideali dell’Alpinità: distintosi in guerra, figura importante della Resistenza, a conflitto appena finito, anziché festeggiare o badare agli affari suoi, tutti i giorni si impegnava a bonificare i campi intorno a Dueville dei terribili ordigni a farfalla disseminati ovunque dai bombardamenti alleati e rimasti inesplosi. Un lavoro molto rischioso ma non una bravata fine a sé stessa: Revoloni tentava di mettere in sicurezza i terreni per i contadini, che potessero tornare a lavorare la terra senza temere per la propria vita. Da lì è nato il concetto di Protezione Civile Alpina, il giovane Guido in tempo di pace stava svolgendo quel pericolosissimo lavoro per il bene della comunità.

Purtroppo il 27 maggio 1945, a un mese dalla fine della guerra, una di quelle micidiali bombe gli esplose in mano e Guido Revoloni perse la vita, a soli 25 anni. Oggi il suo altruismo viene ricordato con un cippo nel luogo dove avvenne la tragedia e diverse sono le vie e piazze a lui intitolate nei paesi della zona. Ora c’è anche questo libretto a portarne avanti il ricordo, soprattutto per i ragazzi degli anni duemila, come scrive nella sua prefazione Lino Marchiori, presidente della Sezione ANA Vicenza “Monte Pasubio”, che si dichiara felice e orgoglioso di aver accolto l’invito del Gruppo Alpini di Dueville e dell’associazione La Dieci di Bassano del Grappa a far conoscere anche alle giovani generazioni “uno dei tanti eroi silenziosi della nostra storia”, vicentina e non solo, “che incarnava i valori di solidarietà, coraggio e senso del dovere, tipici degli Alpini”.