Torna l’appuntamento con la consegna della statuina del presepe 2022 al Vescovo da parte di Coldiretti e Confartigianato Vicenza.
Come a Vicenza anche in molte altre città vi sarà l’analoga consegna, a sottolineare quanto le organizzazioni che rappresentano l’imprenditoria made in Italy, artigianato ed agricoltura, siano attente e dialoganti con le realtà rappresentative delle comunità in cui operano, in questo caso le Diocesi.
Per i vicentini questa consegna rappresenta anche il benvenuto ufficiale delle piccole imprese al vescovo mons. Giuliano Brugnotto nominato a settembre. Un’iniziativa nazionale di Coldiretti Confartigianato, di concerto con Fondazione Symbola, sotto l’egida del Manifesto di Assisi e che ha coinvolto le due Associazioni in tutta Italia.
A Vicenza, sono stati il presidente di Confartigianato, Gianluca Cavion, assieme alla presidente provinciale e nazionale delle imprese del Verde Stefania Dal Maistro, ed il presidente di Coldiretti, Martino Cerantola, a consegnare nelle mani del Vescovo il prezioso dono, che quest’anno raffigura un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde.
Un’iniziativa che porta ad aggiungere ogni anno al presepe figure che parlano del presente, ma anche del futuro. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella Sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, nonostante le limitazioni ed i lockdown.
La statuina per il Presepe 2022 vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa “nuova” figura, una florovivaista, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e, insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita; e anche di tutte quelle imprese che operano nella manutenzione del Verde, nel rispetto della tipicità locale anche in questo ambito.
Così come a Vicenza, nei prossimi giorni le statuine verranno consegnate dalle Associazioni di Coldiretti e Confartigianato ai Vescovi delle 226 Diocesi italiane.
Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Coldiretti e Confartigianato vogliono portare un loro contributo per diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e, quindi, troviamo, fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.
“Quest’anno abbiamo scelto il tema della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale”, commenta il presidente Cavion. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. Imprese che rappresentano anche baluardo della sostenibilità sociale, poiché ben radicate nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. “Lo stretto legame – aggiunge il presidente- con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. É la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.
“Il florovivaista, individuato per la statuina del Presepe di quest’anno – conclude il presidente Cerantola – rappresenta un mestiere antico quanto prezioso, perché si prende cura, attraverso la coltivazione di piante e fiori, della nostra terra. Le imprese di questo settore sono state particolarmente colpite dagli effetti della pandemia da Covid prima e dal caro energia e carburanti a seguito della guerra in Ucraina. Per questo abbiamo pensato di inserire nel Presepio 2022 questo personaggio, che fa riflettere ed al tempo stesso rievoca l’allegria rappresentata dalla bellezza delle piante e dei fiori, una creazione stupefacente del Signore”.