Unione Inquilini di Vicenza ha scritto al prefetto Caccamo nell’ambito dell’iniziativa nazionale denominata “Abbiamo un piano casa”, in corso di svolgimento fino al 29 marzo 2024, e volta a chiedere interlocuzione con i prefetti delle città, consegnando loro una lettera con i punti programmatici necessari per affrontare i nodi della precarietà abitativa. Ai rappresentanti sul territorio dello Stato si chiede di sollevare la questione dei problemi denunciati.
Il sindacato lamenta l’estromissione dal Tavolo per la definizione di un “Piano Casa”, avviato dal Ministero delle infrastrutture e trasporti e dal ministro Matteo Salvini, delle rappresentanze degli inquilini.
Il segretario provinciale di Unione Inquilini Vicenza, Giovanni Novello, afferma: “I dati purtroppo sono impietosi e ci restituiscono tutta la drammaticità delle 983 mila famiglie, che l’Istat nel 2023 annunciava, in povertà assoluta e in affitto. Circa centomila in più rispetto al 2021. A Vicenza e provincia nel 2022 sono state emesse 406 sentenze di sfratto, +11,54% rispetto al 2021; le richieste di esecuzione sono state 572, il 134,43% in più rispetto a 2021; gli sfratti eseguiti sono stati 394, il 264,81% in più rispetto al 2021
Con tutta evidenza si tratta di dati che riportano agli anni pre covid. Gli sfratti continuano incessanti nonostante i richiami del Comitato Onu sui diritti umani, intervenuto più volte, su sollecitazione dell’Unione Inquilini e a seguito di appositi ricorsi, ha chiesto, con atto formale, in di ottemperare a quanto sancito dal Patto internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali.
La mancata regolamentazione degli affitti brevi ha finito per svuotare i centri delle città, gli inquilini, gli studenti non riescono a trovare case in affitto. Per questo chiediamo di rifinanziare immediatamente per il 2024 il fondo sociale affitti e per la morosità incolpevole cancellato dalla recente Legge di Bilancio, un finanziamento straordinario per i comuni al fine di acquisire gli alloggi degli enti pubblici e privati al fine di poter creare in tempi rapidi uno stock di abitazione al fine di poter avviare percorsi reali per il passaggio da casa a casa per i nuclei sotto sfratto.
Chiediamo di recuperare, a partire dal 2024, le decine di migliaia di alloggi ERP, oggi inagibili, per renderli immediatamente disponibili per l’assegnazione, disporre l’apertura in ogni Prefettura di tavoli per una gestione sociale delle esecuzioni, finanziare un piano di incremento di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, a partire dalla prossima legge finanziaria”, conclude il segretario provinciale Unione Inquilini di Vicenza.