Sono aperte le iscrizioni ai corsi di laurea triennali per le professioni sanitarie organizzati dagli atenei di Padova e Verona con sede anche all’Università di Vicenza, dove sono gestiti in collaborazione con l’ULSS 8 Berica.
Più in dettaglio, l’Università degli Studi di Verona prevede, per la sede di Vicenza, 120 posti per il corso di laurea in Infermieristica e 25 posti per il corso di laurea in Fisioterapia; per entrambi il termine per le iscrizioni è il 22 agosto.
L’Università degli Studi di Padova prevede invece, sempre per la sede di Vicenza, 18 posti per il corso di laurea per diventare tecnici di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia e 17 posti per il corso di laurea in Ostetricia, con la possibilità di iscriversi entro il 4 settembre.
Per tutti i corsi, il test di ingresso si svolgerà il 14 settembre.
Tutti i percorsi offrono eccellenti opportunità di inserimento nel mercato del lavoro, sia come tempistica di impiego dopo la laurea, sia in termini qualitativi: «La medicina moderna è sempre più un lavoro di équipe – sottolinea la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica – e in questo contesto negli ultimi anni le professioni sanitarie hanno visto crescere in modo significativo il loro contributo alla presa in carico del paziente e di conseguenza anche il loro riconoscimento e il grado di autonomia con cui lavorano».
E naturalmente per gli studenti c’è anche un vantaggio in termini di prossimità, perché si tratta di professioni che registrano una richiesta capillare nel territorio, pertanto gli studenti vicentini sanno di poter frequentare il corso di laurea a Vicenza, magari svolgere il tirocinio nell’ospedale più vicino a casa e quindi trovare lavoro in una struttura limitrofa; ma viceversa si tratta anche di professioni che può essere trovate e svolte ovunque, per chi invece volesse tenersi le porte aperte per trasferirsi altrove in Italia o anche all’estero.
Il tutto con importanti garanzie sul piano qualitativo: «Il fatto di poter svolgere i tirocini all’interno delle nostre strutture sanitarie – sottolinea ancora la dott.ssa Bonavina – è certamente un punto di forza, in quanto viene dedicata una grande attenzione da parte di tutti i nostri operatori a formare e far sentire coinvolti i tirocinanti. Allo stesso tempo per l’Azienda è un’opportunità per creare una prima reciproca conoscenza con quelli che saranno gli operatori sanitari di domani, anche nell’ottica di favorire il reclutamento di figure che sono sempre più ricercate».
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