Nell’ambito dell’organizzazione degli spazi dell’Università a Vicenza, un corso di design industriale sarà ospitato nel Palazzo ex Aci. Lo rende noto l’amministrazione comunale che, nei nei giorni scorsi, ha partecipato a un sopralluogo. Entro fine marzo prenderanno il via i lavori di recupero dell’immobile che ospiterà il nuovo corso dell’università Iuav di Venezia.
Insieme con il primo cittadino di Vicenza, Francesco Rucco, erano presenti il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Matteo Celebron, l’assessore all’istruzione con delega ai rapporti con l’università e politiche giovanili, Cristina Tolio, il presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza Adamo Dalla Fontana con il direttore Carlo Terrin e la ditta aggiudicataria dei lavori, l’’impresa Maroso Costruzioni di Marostica (Vi).
“Abbiamo effettuato un sopralluogo con la ditta aggiudicataria dei lavori di ristrutturazione del palazzo ex Aci destinato ad ospitareuna nuova sede universitaria a Vicenza – ha spiegato il sindaco Francesco Rucco – e, in particolare, il corso di design industriale dello Iuav di Venezia. Abbiamo investito risorse economiche importanti per questa operazione i cui lavori partiranno entro fine marzo con l’obiettivo di concludere la riqualificazione dello stabile a ottobre. Gli studenti potranno così avere in centro storico una struttura moderna nell’ottica dell’università diffusa in città”.
“Nelle prossime settimane partirà un intervento di riqualificazione importante per la città – ha precisato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Matteo Celebron –: si tratta dell’ennesimo palazzo vuoto cui sarà data nuova vita. È un investimento di 1.800.000 euro per un luogo destinato a diventare strategico e che ospiterà la sede dell’università Iuav per il settore del design industriale. Una risposta importante non solo dal punto di vista della riqualificazione del tessuto urbano ma anche per la presenza degli studenti in città che popoleranno le strade e le piazze del centro. Crediamo nel progetto di Vicenza città universitaria e gli investimenti che stiamo facendo nel recupero degli immobili e di nuovi spazi lo stanno dimostrando”.
“Veder partire i lavori è per noi una grande soddisfazione – ha spiegato il presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza Adamo Dalla Fontana –: sapere che c’è un’impresa che ha dato tempi ristretti per ultimare l’intervento lo è ancora di più. Abbiamo preso l’impegno con l’università Iuav di Venezia di dedicare l’immobile al corso di design industriale e lo stiamo mantenendo. Vicenza si dimostra città sempre più attrattiva dal punto di vista universitario: il 57 per cento degli studenti proviene, infatti, da fuori città. Questo significa portare giovani a conoscere il nostro territorio e, chissà, magari anche a lavorare in città”.
Il palazzo ex Aci, di 1.600 metri quadrati distribuiti su quattro piani, sarà recuperato grazie ad un investimento complessivo di 1.800.000 euro, oltre 300 mila dei quali finanziati dalla Fondazione studi universitari.
Nei quattro livelli dell’edificio saranno ricavate aule per le lezioni, un’aula magna con 180 posti, laboratori, officine tecnico strumentali, spazi per i docenti e la segreteria, locali di servizio e, all’ultimo piano, una grande sala polifunzionale.
Il palazzo richiede interventi di rifacimento della copertura, di adeguamento degli impianti alle norme antincendio, di sostituzione degli infissi, di riqualificazione funzionale che tenga conto della destinazione a sede universitaria .
Il vincolo che caratterizza l’edificio, risalente agli anni Venti del secolo scorso e classificato come bene culturale, limita gli interventi sulla facciata alla sola manutenzione finalizzata al risparmio energetico, con la sostituzione dei serramenti.
Il progetto di manutenzione straordinaria e riqualificazione della sede di San Biagio è stato redatto dallo studio Boccuni di Verona sotto la supervisione del servizio Lavori pubblici e manutenzioni del Comune. L’intervento sarà eseguito dall’impresa Maroso Costruzioni di Marostica (Vi), direzione lavori Giovanni Fichera.
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Fonte: Comune di Vicenza