“Creare a Vicenza un corso di formazione universitaria negli ambiti dell’architettura e del design con due connotati essenziali: la collaborazione con realtà internazionali e uno stretto dialogo con il territorio e le sue imprese. Così Vicenza potrebbe fare un ulteriore salto di qualità passando dall’essere una città con l’Università ad essere una città universitaria. Le capacità le abbiamo e abbiamo anche il luogo giusto per farlo: il complesso Giusti ed ex Fiera. È qui che nascerà un campus che porterà non solo nuova vita nell’area ma anche una completa riqualificazione di uno spazio oggi quasi vuoto”.Questa la proposta che il candidato sindaco Otello Dalla Rosa ha lanciato questa mattina per sviluppare e promuovere ancora di più la vocazione universitaria di Vicenza, tema sul quale Dalla Rosa aveva già evidenziato la sua attenzione annunciando il sostegno alla nascita di un Centro per l’innovazione e il trasferimento tecnologico.
“Nell’ex Giusti troveranno posto aule e uffici, mentre l’ex Fiera ospiterà laboratori e un auditorium, che potrà essere utilizzato come cinema e spazio performativo – ha spiegato Dalla Rosa scendendo nel concreto della sua proposta -. Ci sono poi le due logge monumentali che possono diventare formidabili interfacce per incontri, conferenze, esposizioni e residenze formative. Tutto questo, assieme al giardino storico, finirebbe per dar vita a un campus con il valore aggiunto del vicino Torrione di Porta Castello che sta per diventare spazio dedicato al contemporaneo”.
“L’Università – ha sottolineato Dalla Rosa – rappresenta una risorsa importante per Vicenza perché crea occupazione di qualità per i giovani, nutre le nostre aziende di competenze utili, porta studenti a vivere la città. Con l’ampliamento degli spazi si sta già disegnando il suo sviluppo ed è in questa traiettoria che si inserisce la nostra proposta: che guarda al futuro, ma parte dalla nostra identità. Vicenza è certamente città dell’impresa, ma può e deve caratterizzarsi anche come città dell’architettura, con l’eredità palladiana che è il nostro maggior punto di forza turistico e culturale. La mostra di Chipperfield in Basilica sta dimostrando l’attenzione del territorio sul tema e ci sono già esperienze, seppur parziali, di interessamento del mondo universitario su architettura a Vicenza, peraltro anche di segno internazionale come l’Università della Florida. Su questo patrimonio, che Vicenza in questi anni ha finalmente iniziato a valorizzare, è giusto investire ancora di più”.
“Un nuovo corso di formazione universitaria in architettura e design può aprire molteplici opportunità – ha spiegato Dalla Rosa -. Può offrire sbocchi di formazione e lavoro internazionale per i nostri giovani e, allo stesso tempo, può attirare studenti e ricercatori da altri Paesi, attivando collaborazioni con altre realtà. Può diventare una risorsa ancora più importante per il nostro sistema produttivo. Già oggi l’Università genera 2 milioni e mezzo in attività di ricerca e ha saputo coinvolgere nei suoi percorsi più di 230 imprese del territorio. Questo nuovo corso potrebbe dare soluzioni alla necessità sempre maggiore di sfruttare la digital transformation per la crescita delle aziende e lo sviluppo dei nuovi prodotti, e rispondere alle logiche di product design e service design che oggi caratterizzano anche ambiti e settori che un tempo potevano farne a meno”.
“Opportunità per giovani e per le imprese, quindi, ma anche per la città – ha concluso Dalla Rosa -. Un nuovo polmone universitario sarebbe infatti anche una spinta per l’ulteriore sviluppo dell’economia connessa alla dimensione di città universitaria, oltre che l’opportunità di riempire con un contenuto di valore uno dei luoghi della città che oggi richiedono una riqualificazione”.
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