(Adnkronos) – "Transizione 5.0? È l'unica misura che tiene insieme le due transizioni, quella green e quella digitale". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, all'Assemblea di Assolombarda. "Transizione 5.0 nasce da una ricontrattazione con l'Europa: abbiamo trattato in Europa su come fare una misura, non è stata una cosa facile", ha sottolineato. "Abbiamo preso 17 miliardi da capitoli che non avrebbero portato sviluppo e li abbiamo ricollocati. Nove miliardi e 700 milioni sono arrivati al nostro dicastero". "La Lombardia va meglio in un'Italia che va bene, un Paese che in questo contesto storico, in un'Europa circondata da guerra e in stagnazione, fa meglio di altre nazioni europee". "Il problema italiano è uno solo: il costo dell'energia, che è troppo caro rispetto agli altri competitori europei. Affrontiamo il nostro problema, entro fine dell'anno faremo un contesto legislativo per garantire che anche in Italia si possano installare reattori di terza generazione avanzata e di quarta generazione". "L'unità tra sindacato, forza politica, filiera dell'auto, va mantenuta su un bene prezioso per il Paese – ha detto Urso – per confrontarsi con questa multinazionale e farle capire che l'auto è nata in Italia e in Italia deve restare". "Finalmente – ha sottolineato il ministro – al di là di quello che è successo negli anni passati quando qualcuno che poteva decidere se ne è lavato le mani facendo come Ponzio Pilato quando è nata Stellantis, quando altri hanno posto delle regole e delle condizioni a garanzia del loro sviluppo e dei loro investimenti, è nata unità in Parlamento sulle condizioni che vanno poste a Stellantis". Urso ha chiosato: "Noi ci siamo, vogliamo che ci siano anche loro e faremo di tutto perché quel piano industriale possa partire dagli investimenti nel nostro Paese perché l'ecosistema che c'è in Italia non c'è in nessuna altra parte del mondo, ce lo invidiano". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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