L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) esprime solidarietà al finanziere che nei giorni scorsi ha rischiato di essere investito da un’automobilista che ha eluso un posto di controllo a Lonigo, in provincia di Vicenza.
La vicenda – lo ricordiamo dopo essercene occupati lo scorso 13 ottobre – si è conclusa con il rintraccio del guidatore, un 35enne del Veronese con precedenti sospensioni della patente di guida, sia per eccesso di velocità, che per guida in stato d’ebbrezza. L’uomo è stato multato e denunciato all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.
“Ancora una volta – commentano il segretario generale aggiunto Luca D’Apollonio e il segretario regionale dell’USIF Veneto, Matteo Medici – il personale delle Fiamme Gialle ha rischiato la vita durante il turno di lavoro. Per fortuna, l’accaduto non ha avuto conseguenze sui colleghi della pattuglia della Tenenza di Noventa Vicentina che stavano svolgendo un posto di controllo notturno nel centro della cittadina, nei pressi del duomo. La vicenda, però, è l’ennesima di una lunga serie che vede le forze di polizia continuamente esposte a rischi del genere.
L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) da molto tempo, troppo ormai, denuncia la carenza di norme adeguate volte a tutelare il servizio e l’operato degli operatori del comparto Sicurezza e Difesa: violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale prevedono pene e sanzioni troppo blande, risultando di fatto prive di alcuna funzione in termini di deterrenza.
È ormai improcrastinabile una modifica normativa al riguardo – aggiunge l’Unione sindacale -, unitamente a maggiori investimenti sulla sicurezza sia in termini economici che di equipaggiamenti e di nuovi organici, al fine di tutelare i cittadini e gli operatori di polizia per evitare che queste scene tornino a ripetersi. Chi tocca un uomo dello Stato nell’esercizio delle sue funzioni oltraggia lo Stato e mina i principi di democrazia, legalità e pacifica convivenza”.