“La pratica dell’utero in affitto è una delle più turpi mercificazioni dell’essere umano. Oltre che trasformare il bimbo in un oggetto da catalogo, come avveniva anche nei centri specializzati ucraini, sfrutta le condizioni di povertà delle donne pagate per fare da gestanti di un figlio che sarà poi venduto al momento della nascita”.
Così il Consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Gruppo misto) che aggiunge: “Far passare per una battaglia sui diritti quella dell’utero in affitto è altrettanto aberrante: non esiste il diritto della coppia di adulti omosessuali o eterosessuali a possedere un bambino, ma, semmai, il diritto di un bambino di crescere con un papà e una mamma.
Oggi scambiamo i desideri con i diritti, dimenticandoci che il nostro diritto finisce dove comincia quello dell’altro e che noi non possiamo disporre delle persone come fossero delle cose.
Come scrissi anni fa, mi meraviglio perché situazione come la coppia Vendola non siano state denunciate e perseguite dalla giustizia italiana. Non abbiamo nessun diritto di sfruttare le donne trasformandole in macchine a gettone produttrici di bambini e tantomeno di togliere la possibilità di un bambino di avere un papà e una mamma. Dobbiamo mettere freno alla barbarie dell’egoismo personale: i desideri e i vizi non sono diritti, tantomeno quando questi coinvolgono i più deboli e indifesi come i bambini”, ha concluso il suo intervento sul tema “utero in affitto” il consigliere Valdegamberi.