Prenderà ufficialmente il via lunedì 16 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale, per la quale l’Ulss 8 Berica (qui tutte le notizie sulla sanità e dell’Ulss 8 Berica) ha prenotato oltre 84.000 dosi, che saranno somministrate attraverso i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta e nelle farmacie.
Un impegno condiviso con il territorio, dunque, e proprio su questo concetto richiama l’attenzione la dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica: «La campagna di vaccinazione antinfluenzale rappresenta un momento di forte unità tra tutti i soggetti che operano nella filiera della sanità, che aderiscono alla campagna con un obiettivo condiviso: proteggere la salute individuale dei cittadini e tutelare la salute pubblica. Voglio dunque ringraziare i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per l’impegno che metteranno in campo ancora una volta per questa fondamentale attività di prevenzione, così come le farmacie territoriali che garantiscono agli utenti un accesso al vaccino capillare e vicino a casa. Quella contro l’influenza è una campagna che si sviluppa nel territorio, ma voglio sottolineare che ha profonde ricadute anche sull’attività ospedaliera, perché ogni anno purtroppo dobbiamo registrare un numero significativo di accessi in Pronto Soccorso e anche di ricoveri di soggetti fragili che hanno contratto l’influenza».
Un concetto evidenziato anche dalla dott.ssa Mariateresa Padovan, Direttore del SISP dell’ULSS 8 Berica: «Rinnoviamo anche quest’anno l’appello alla vaccinazione, perché anche se la maggior parte delle persone considera l’influenza un banale male di stagione, in realtà per molte categorie di pazienti in condizione di fragilità può avere effetti anche molto gravi. Vacciniamoci tutti per proteggere comunque la nostra salute, ma anche quella dei nostri cari, in particolare bambini, anziani o soggetti con malattie croniche, e in generale per ridurre la circolazione del virus. Oltre alle conseguenze per la salute personale di ciascuno, infatti, non va dimenticato il grave impatto dell’influenza sul sistema sanitario, in termini di incrementi di visite e accessi ospedalieri, e anche economico, sotto forma di giornate di lavoro perse».
Un numero su tutti fa capire bene l’importanza del tema: il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 perso ne muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell’Unione Europea, e il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base.
«Anche senza arrivare agli esiti estremi, le complicanze possono essere numerose e gravi – prosegue la dott.ssa Padovan -: gli studi condotti dimostrano che l’influenza stagionale può comportare gravi problematiche sul piano neurologico, come un aumento del rischio di ictus di otto volte ed il 73% di rischio di contrarre il Parkinson nei successivi 10 anni. C’è inoltre il 15% di possibilità di perdere l’autonomia, mentre le complicanze legate al diabete come l’insorgenza di episodi di iperglicemia ed ipoglicemia aumentano del 75%. Il rischio di eventi cardiovascolari gravi come l’infarto acuto del miocardio aumenta di 10 volte, mentre il rischio di polmonite aumenta di otto volte».
Anche alla luce di questi dati, l’appello è a vaccinarsi e a farlo presto: «Ritardare la vaccinazione può essere un grave errore – spiega la dott.ssa Padovan -: la scorsa stagione è stata eccezionalmente precoce. Per questo motivo è consigliabile soprattutto ai soggetti a rischio contattare il medico curante per la somministrazione dal 16 ottobre».
Come ogni anno, per alcune categorie la vaccinazione viene proposta gratuitamente, in quanto fortemente raccomandata: over 60, donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, bambini da 6 mesi a 6 anni, adulti e minori affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio, renale, del sangue, pazienti diabetici o affetti da deficit immunitari, malati in attesa di interventi chirurgici rilevanti e familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze.
Sempre gratuitamente viene proposto anche ai donatori di sangue e ad alcune categorie professionali: agli operatori sanitari, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e a quanti per motivi di lavoro si trovano ad operare molto spesso a contatto con animali (in quanto questi potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani).