
(Adnkronos) – La vaccinazione rappresenta la strada di elezione per prevenire e controllare le patologie virali e, nel caso dei pazienti fragili, si traduce in un autentico strumento salvavita, riducendo le esacerbazioni e stabilizzando la funzione polmonare di chi ne soffre. Eppure sul fronte coperture siamo ancora lontani dai target fissati dall'Organizzazione mondiale della sanità. La prevenzione contro le bronchioliti da virus respiratorio sinciziale (Rsv), per esempio, registra un successo nella somministrazione ai neonati, con l'arretramento deciso della patologia. Diversa la situazione per gli adulti, dato che la vaccinazione non è inserita nei calendari vaccinali in nessuna regione italiana. Eppure solo in Europa l'Rsv causa ogni anno circa 3 milioni di casi di infezione respiratoria acuta tra gli over 60, con 270mila ricoveri ospedalieri e quasi 20mila decessi. Per rispondere a questa e ad altre minacce respiratorie, questa mattina a Milano 4 società scientifiche – Aipo-Its/Ets (Associazione italiana pneumologi ospedalieri), Simit (Società italiana di malattie Infettive e tropicali), Sip/Irs (Società italiana di pneumologia) e Siti (Società Italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) – hanno siglato un documento nazionale che contiene evidenze scientifiche e raccomandazioni sulla vaccinazione contro i principali agenti patogeni respiratori, tra cui Rsv, influenza, Sars-CoV-2, Streptococcus pneumoniae e virus Varicella-zoster (Vzr), che comportano seri rischi per i pazienti con condizioni respiratorie croniche e una pressione notevole sul Servizio sanitario nazionale, hanno ricordato gli esperti. Il documento "fornisce chiare indicazioni, sulla base delle evidenze scientifiche, per ribadire il ruolo della vaccinazione nella gestione complessiva dei pazienti respiratori", ha detto Claudio Micheletto, presidente di Aipo-Its/Ets e direttore Uoc Pneumologia Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. In sintesi, "si è voluto fornire una visione globale non sulle singole malattie o sulla singola vaccinazione, ma sulle malattie respiratorie nel loro insieme", ha precisato, sottolineando che il valore aggiunto del documento "è la coesione di tutte le società scientifiche italiane coinvolte su questo argomento". Roberto Parrella, presidente Simit e direttore Uoc Malattie infettive a indirizzo respiratorio Aorn ospedali dei Colli 'Monaldi-Cotugno-Cto' di Napoli, ha evidenziato che "le malattie respiratorie croniche gravate da frequenti riacutizzazioni, ospedalizzazioni e aumentata mortalità per infezioni collegate a virus e batteri determinano un impatto di grande rilevanza sul sistema sanitario. Per questo, il management del paziente respiratorio cronico deve essere strutturato con un approccio globale, di tipo 'olistico', che consideri oltre al trattamento delle riacutizzazioni e alla stabilizzazione della malattia la strategia vaccinale come elemento fondamentale di un unico percorso di prevenzione e cura". All'incontro, moderato da Sergio Harari, direttore Uo Pneumologia ospedale San Giuseppe MultiMedica Irccs di Milano, sono intervenuti anche Fabiano Di Marco e Fabrizio Luppi, rispettivamente presidente e delegato di Sip/Irs, e Luigi Vezzosi, segretario generale Siti e dirigente medico Uos Prevenzione delle malattie infettive Ats Val Padana di Cremona. Il messaggio degli specialisti si riassume in 5 punti chiave: 1) Vaccinarsi è vita, in particolare per chi è in condizioni di fragilità (bambini, anziani, persone con patologie croniche); 2) No al fumo, che danneggia i polmoni e abbassa le difese immunitarie; 3) No alle fake news: a volte la disinformazione fa più danni di un virus; 4) Proteggersi per proteggere gli altri: vaccinarsi significa avere attenzione per i propri familiari e per la collettività; 5) Vaccinazioni accessibili e gratuite: le categorie a rischio hanno diritto a vaccinarsi gratis. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)