“La prevenzione è fondamentale e si fa vaccinandosi. Purtroppo la propaganda No vax è stata affrontata con superficialità dalla Regione, che in più di un’occasione ha addirittura fatto da sponda a pericolosi ciarlatani e ai loro seguaci. Adesso raccogliamo i frutti di quella semina. L’allarme della Ulss 2 sul crollo delle vaccinazioni per il papilloma virus va preso molto seriamente”. Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito Democratico, commenta preoccupata i dati forniti dall’Azienda sociosanitaria della Marca Trevigiana “che mostrano un calo nella copertura di ben 17 punti in pochi anni, dal 76 al 59%. L’unica forma di prevenzione contro il tumore al collo dell’utero è la vaccinazione: trovo incredibile che le madri facciano le mammografie e poi non vaccinino le proprie figlie. Occorrono campagne informative a tappeto, far conoscere i rischi che si corrono. Sui vaccini però la Regione ha sempre mantenuto una linea colpevolmente ambigua, combattendo il Decreto Lorenzin e rivendicando la bontà della scelta veneta della non obbligatorietà per i bambini. Una scelta che ha provocato una drastica diminuzione, con i tassi di copertura che in alcune zone del Veneto sono scesi ben al di sotto della soglia di sicurezza. L’obbligo va mantenuto e rafforzato, portando contemporaneamente avanti una battaglia culturale, affinché si capisca anche l’importanza di vaccinazioni non obbligatorie come quella contro il papilloma virus”, conclude Moretti.
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