Liberalizzazione brevetti vaccini anti-Covid, questione giuridica o politica? Le opinioni di Silvia Covolo (Lega), Pierantonio Zanettin (Forza Italia) e Cristina Guarda (Europa Verde)

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Mario Draghi
Mario Draghi

Liberalizzazione dei brevetti sui vaccini anti-Covid, una quesione giuridica o politica? Venerdì alcune associazioni protesteranno contro la gestione della pandemia che a loro dire ha penalizzato i Paesi poveri. Noi abbiamo chiesto un parere ai politici veneti Silvia Covolo (deputata Lega), Pierantonio Zanettin (deputato Forza Italia) e Cristina Guarda (consigliera regionale di Europa Verde), che su questo tema ha presentato una risoluzione in consiglio regionale.

La manifestazione

Venerdì 21 maggio alle 15 ci sarà un corteo che da Piazza San Pancrazio partirà e sfilerà fin sotto al Ministero della Salute su iniziativa di Collettivo Militant, del Fronte della Gioventù Comunista e del Fronte Comunista. L’occasione è il vertice globale sulla salute che vedrà la partecipazione in presenza di Draghi e della Von Der Layen, il tema è quello delle vaccinazioni anti-Covid ai Paesi cosiddetti del Terzo Mondo.

“Ci racconteranno che hanno gestito la pandemia nel modo migliore possibile ma è la realtà a sconfessare la loro parole. Da marzo dello scorso anno insieme ai morti e ai contagiati in tutto il mondo sono saliti i profitti delle grandi imprese e delle multinazionali, profitti fatti sulla pelle e sulla salute dei lavoratori – affermano le associazioni in una nota -. Un esempio evidente di questa gestione fallimentare finalizzata soltanto a garantire i guadagni dei padroni è la questione dei vaccini”.

“Serve subito una campagna vaccinale senza brevetti, gratuita ed accessibile a tutti; venerdì saremo in piazza insieme ai lavoratori e agli studenti per rivendicare il diritto alla salute e una gestione differente della crisi sanitaria ed economica”.

Sul tavolo quindi il tema dei brevetti. Una questione giuridica fintanto che si parla di proprietà intellettuale, ma che diventa politica nel contesto di una pandemia. Cosa ne pensano i nostri politici?

Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega
Silvia Covolo deputata e amministratore locale vicentina della Lega

“La tutela della proprietà intellettuale è una questione giuridica – ci spiega la deputata vicentina della Lega Silvia Covolo – sarei favorevole, ma dipende dal proprietario del brevetto, come ha detto Draghi il vaccino riguarda l’interesse pubblico, ma bisogna studiare la fattibilità, so che si stanno studiando modifiche alle regole del WTO e dell’OMS: è chiaro che come questione di principio siamo tutti favorevoli, se può servire per aiutare i paesi più poveri, ma va risolta la questione giuridica”.

Pierantonio Zanettin commissione Giustizia
Pierantonio Zanettin commissione Giustizia

“È una scelta che può essere vantaggiosa per poter disporre di vaccini in quantità per i paesi più poveri – afferma il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin – però deve essere in via eccezionale, va valutata a livello nazionale magari per un periodo o circoscrivendola solo al Covid. Lo dico premettendo e sottolineando che non sono esperto in materia. Andrà deciso a livello internazionale, anche USA e Europa sono divise, se passa il principio di esproprio brevetti poi ci possono essere problemi per altri casi”.

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Proprio oggi 19 maggio la consigliera regionale di Europa Verde Cristina Guarda assieme alla collega del Movimento 5 Stelle Erika Baldin ha presentato una risoluzione, in cui, ci spiega, “si chiede di far votare al consiglio regionale il supporto all’affermazione del vaccino come bene pubblico globale, quindi che il governo si attivi per la sospensione del brevetto e che l’Oms persegua una nuova regolamentazione per i brevetti monopoli sui vaccini; Europa Verde fu tra l’altro la prima a chiedere questo – aggiunge -. Le mutazioni del virus derivano anche dall’iniziale chiusura in questo senso”.