“Ogni mancato vaccino è un possibile decesso in più: una drammatica realtà che dovrebbe fare riflettere e soprattutto agire, a maggior ragione in un Veneto che continua a contare il record di morti per Covid”. Lo afferma in un comunicato Giorgio Pasetto, Coordinatore +Europa Verona.
“Il piano vaccini dovrebbe essere una corsa contro il tempo, invece da Zaia abbiamo solo una replica su scala regionale dei silenzi e delle inerzie del governo. Nessuna notizia sul ricorso di massa a personale medico e paramedico appositamente ingaggiato, senza il quale non sarà possibile una vaccinazione in tempi utili. Nessun accordo per il coinvolgimento delle strutture private convenzionate che snellirebbe e accelererebbe il piano. Nessuna informazione sull’erogazione sul territorio: dove verranno allestiti in Veneto punti di vaccinazione all’interno dei 1500 di cui parla il Governo? Infine non si è ancora vista nessuna minima campagna di sensibilizzazione e informazione ricolta ai veneti, per spiegare l’impatto che la vaccinazione puo’ avere sulla drammatica diffusione del virus” continua Pasetto.
“Tutto questo in una regione che ha la maglia nera nazionale in termini di dati allarmanti.
Naturalmente a sentir Zaia la responsabilità non è di chi la governa, ma dei veneti che rispetto a marzo sono diventati indisciplinati. Gli “incivili” ci sono ovunque ma perché solo in Veneto, i contagi sono esplosi? Ma non sono i veneti ad aver liquidato velocemente il prof. Crisanti, scomodo e di pensiero libero, non sono i veneti ad aver giocato con i numeri e ad essere passati dal “tutto aperto” al “ tutto chiuso” – conclude Pasetto – secondo i consensi del momento”.
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