L’esigenza di vaccinare il più possibile ed ottenere una diffusa riduzione del danno rispetto alle nuove varianti, Omicron oggi, è molto sentita da autorità sanitarie nazionali e regionali. Tant’è che, per vaccinare in Toscana, per esempio, sono in giro camper delle Asl davanti alle scuole. Bene. Aspettiamo anche presidi sanitari all’interno delle stesse scuole e ovunque ci sia concentrazione di persone – si legge nel comunicato che pubblichiamo dell’associazione (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).
Ma, allora, perché l’altro giorno in Senato è stato bocciato un emendamento che prevedeva di fare i tamponi nelle parafarmacie (1), presìdi sanitari a tutti gli effetti e, probabilmente con meno problemi logistici rispetto ad un camper a cui si demanda addirittura il vaccino?
C’è chi parla di lobby dell’Ordine dei farmacisti per tutelare il proprio negozio (1), forse. Ma è questo motivo ostativo definitivo a fronte, per esempio, che in camper si fanno i vaccini? Dobbiamo ammalarci e morire di più per soddisfare il potere corporativo bottegaio dei farmacisti?
Le parafarmacie sembra che abbiano i requisiti necessari, anche per fare vaccini oltre che tamponi, visto che sono parte del SSN, a cui accedono per tutti gli adempimenti burocratici necessari, e il personale addetto alla bisogna è evidente che avrebbe i requisti necessari.
Crediamo sia proprio opportuno che alle parafarmacie, oltre che i tamponi, sia autorizzata la somministrazione di vaccini. Nessuna opportunità può venire meno nel contesto in cui siamo. E – salvo precise, dettagliate, argomentate e dimostrate circostanze sanitarie e burocratiche in conflitto – ci sembra che siano necessarie.
1 – https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/01/13/no-ai-tamponi-in-parafarmacia-lombra-delle-lobby-mandelli-pensa-che-non-li-possano-fare-il-deputato-forzista-e-presidente-dei-farmacisti/6454989/