Vaccini e sicurezza, Vincenzo Donvito (presidente Aduc): scegliere facendo tesoro degli eventi transnazionali

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Aduc: tra vaccini e sicurezza
Aduc: tra vaccini e sicurezza

“Tutto il mondo è Paese”. Cosi è da molto tempo – afferma Vincenzo Donvito presidente di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) in una nota che pubblichiamo di seguito – ma, da quando il Pianeta è interconnesso e le economie del quotidiano sono transnazionali, i margini di “nazionalità” o “del proprio giardino” sono più illusione parassitaria che altro. Nonostante tante politiche, per esempio quella alimentare del Km zero, potrebbero indurci al contrario… ma il Km zero non è una nicchia economica bensì produttiva, tant’è che, per esempio, a Km zero sono anche gli hamburger di Mc Donalds… più transnazionale di così….

Quanto accade in Afghanistan ci riguarda. Le bombe di Kabul di questi giorni, non si può escludere che siano la premessa per ritorno a stagioni di bombe anche sotto casa nostra, e che dobbiamo meglio attrezzarci per l’accoglienza dei rifugiati. I drammi in atto sono anche responsabilità di scarsa attenzione da parte di chi è preposto alla nostra sicurezza, ché non ha valutato per bene la cultura di chi ci colpisce: l’infedele va convertito o eliminato. *

In questo contesto siamo anche in pieno covid, transnazionale per eccellenza. In cui contano le risposte locali, ma solo se armonizzate con quelle nazionali, europee e mondiali…. Dove non abbiamo un governo transnazionale della situazione, ma solo stimoli e indicazioni: Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) e Commissione Europea, entrambi senza poteri in merito.

Cosa possiamo comprendere da queste situazioni per farci meno male? Che non bisogna mai prestare il fianco per debolezza o per scelta opportunistica/nazionale, ma tenere sempre la situazione sotto controllo, facendo anche scelte che di primo acchito possono sembrare impopolari.

Questo può valere per la Sicurezza mondiale a partire dall’Afghanistan. E gli errori di 20 anni fatti dalla Nato in quel territorio, come se (quella che hanno chiamato) cultura “locale” avesse diritto di affermarsi con violenza, sopraffazione, corruzione e illegalità (di genere, individuale e produzione di oppio).

Questo vale per il covid. Dove le indecisioni, le non o le mezze decisioni stanno facendo dilatare la pandemia. Prestando il fianco a chi confonde (per scelta individuale o opportunistica/politica) la propria libertà con il diritto ad infettare l’altro. Politica che ha portato a non ancora decidere all’obbligo vaccinale e del green pass, ovunque. Come l’obbligo del codice della strada, senza il quale non potremmo circolare.

I fatti del Pianeta ce lo stanno urlando ovunque. Senza decisioni apparentemente impopolari non si va da nessuna parte, si vive peggio e si muore prima.

* cultura che non è l’Islam, ma uno dei tanti fanatismi che, come in passato si riferivano al cristianesimo, oggi si riferiscono all’Islam.

Vincenzo Donvito, Aduc