Valdagno, auto finisce rovesciata in Contra’ Osti: i vigili del fuoco mettono in sicurezza il mezzo

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Vigili del fuoco mettono in sicurezza auto rovesciata
Vigili del fuoco mettono in sicurezza auto rovesciata

La notte scorsa, alle 2:45 di martedì 31 dicembre, i vigili del fuoco sono intervenuti in Contra’ Osti, a Valdagno, per un’auto finita rovesciata su un fianco contro una recinzione abitativa. L’incidente è avvenuto a seguito della perdita di controllo del mezzo da parte del conducente, rimasto leggermente ferito.

La squadra dei vigili del fuoco, giunta sul posto da Schio, ha provveduto a mettere in sicurezza la Volkswagen Polo coinvolta nell’incidente. Il conducente, che era riuscito a uscire autonomamente dal veicolo, è stato poi preso in cura dal personale sanitario del Suem 118 e trasferito in pronto soccorso per accertamenti sulle sue condizioni.

I carabinieri hanno regolato il traffico nella zona e svolto i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 4 del mattino, con la rimozione del veicolo incidentato a cura del carro attrezzi.

Mettere in sicurezza un’auto rovesciata è una procedura complessa che segue precisi protocolli per garantire la sicurezza delle persone coinvolte, dei soccorritori e dell’ambiente circostante. Ecco una descrizione della procedura tipica:

1. Valutazione della scena

  • Analisi iniziale: I vigili del fuoco valutano rapidamente la situazione per identificare i pericoli, come rischio di incendio, perdite di carburante, presenza di cavi elettrici o stabilità del veicolo.
  • Protezione dell’area: Viene delimitata la zona dell’incidente per evitare accessi non autorizzati e per proteggere i soccorritori e i presenti.

2. Stabilizzazione del veicolo

  • Blocchi e cunei: Si utilizzano cunei, blocchi di legno o dispositivi speciali per immobilizzare il veicolo ed evitare ulteriori movimenti o ribaltamenti.
  • Strutture di supporto: In caso di instabilità, possono essere impiegati cavalletti telescopici o sistemi di ancoraggio.
  • Controllo manuale: Un soccorritore potrebbe mantenere il veicolo fermo con corde o altri strumenti durante le prime fasi dell’intervento.

3. Taglio delle fonti di alimentazione

  • Disconnessione della batteria: Questo riduce il rischio di cortocircuiti o incendi. Se l’auto ha un sistema elettrico avanzato (come un veicolo ibrido o elettrico), si seguono protocolli specifici per disattivare la tensione.

4. Verifica delle condizioni del conducente

  • Se il conducente è intrappolato, i soccorritori stabiliscono un contatto per valutarne lo stato e rassicurarlo.
  • Viene deciso se è necessario estrarlo immediatamente o attendere ulteriori interventi per evitare lesioni aggiuntive.

5. Gestione di fluidi pericolosi

  • Raccolta e contenimento: Perdite di carburante, olio o altri fluidi vengono immediatamente arginate con materiali assorbenti o bacini di raccolta per evitare rischi di incendio o contaminazione ambientale.

6. Accesso al veicolo e soccorso del conducente

  • Apertura delle portiere: Se possibile, si aprono normalmente; altrimenti, si ricorre a strumenti idraulici (es. cesoie o divaricatori).
  • Rimozione dei finestrini: In caso di necessità, si rompono i vetri laterali utilizzando strumenti adeguati per accedere all’abitacolo.

7. Ripristino della viabilità

  • Una volta completati i soccorsi, il veicolo viene rimosso con un carro attrezzi o altri mezzi.
  • La zona dell’incidente viene pulita da detriti e fluidi.

8. Report e chiusura

  • I vigili del fuoco compilano un rapporto dettagliato sull’intervento.
  • Si collabora con le autorità per fornire informazioni utili alle indagini.

Questa procedura viene adattata in base alla specificità dell’incidente, alla tipologia del veicolo coinvolto e alle condizioni ambientali.