Valdegamberi querelato per diffamazione da Elena Cecchettin, sorella di Giulia. La replica del consigliere regionale: “Fa politica”

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Stefano Valdegamberi e il suo post su Elena Cecchettin
Elena Cecchettin parla, è la sorella di Giulia

L‘Ansa ha reso noto che una querela per diffamazione è stata presentata da Elena, sorella di Giulia Cecchettin, nei confronti del consigliere regionale veneto del Gruppo Misto, ex Lega ed eletto con la lista Zaia, Stefano Valdegamberi che in un post sui social aveva attaccato la sorella di Giulia scrivendo di simboli satanici e recita.

Il padre Gino Cecchettin ospite in tv da Fazio domenica sera che ha raccontato degli insulti e minacce ricevuti da utenti web nei confronti della figlia uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta e ha già presentato alla Polizia Postale, tramite il legale di famiglia Stefano Tigani, un’altra denuncia oltre a quella contro Valdegamberi.

“Dovrei convincermi che viviamo in una società patriarcale – è la replica del consigliere regionale Valdegamberi – dove gli uomini sono tutti cattivi potenziali stupratori e le donne tutte buone? Dovrei sentirmi in colpa e scusarmi pubblicamente per il semplice fatto di essere un uomo? Dovrei credere che i simboli e i messaggi satanisti riportati dai social sono messaggi edificanti e per nulla pericolosi?”

“Credo che offenderei la mia coscienza – continua – ed è un dovere civico, soprattutto da politico, dissentire, sempre nel rispetto della libertà di tutti, prendendo atto che questa ideologia sul patriarcato si coltiva da tempo nel mondo femminista presso alcune università. Tutto diventa chiaro quando il giorno dopo la stessa querelante ha dichiarato, cosa legittima, di fare politica e di voler impegnarsi ancor di più per il futuro per portare avanti queste idee”.

“Criticare il pensiero altrui non significa criticare le persone: io non ho mai detto che lei è una satanista ma solo che non accetto come modello le comunicazioni con simboli blasfemi e satanici. Cosa dovrei dire, invece, dei messaggi di morte, delle bestemmie e delle offese che ho ricevuto io in questi giorni da chi professa le sue stesse ideologie? Sono le nuove preghiere della cultura anti-patriarcale? Basta al pensiero ideologico unico, imposto con forza a reti unificate. Basta alle minacce e agli attacchi a chi esprime opinioni diverse”. 

“Non è seminando diffidenza, sospetto, odio tra uomo e donna che risolviamo i problemi. È la mancanza di valori trasmessi dalla società e dai genitori ai figli il problema. Ci rendiamo conto quali sono i modelli sociali? Edonismo e utilitarismo ovunque. Altro che patriarcato! Basta alle strumentalizzazioni del dolore per inculcare ideologie a partire dalle scuole!”, conclude Valdegamberi.