Il sito Unesco “La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto” partecipa all’avviso pubblico del Ministero del turismo riservato a progetti di valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale riconosciuti patrimonio dell’umanità che hanno subito una riduzione delle presenze durante la pandemia.
Con questo obiettivo i Comuni a vocazione turistica del sito Unesco che posseggono specifiche caratteristiche indicate dall’Istat – sono 12 su 21 Comuni – hanno definito un accordo di aggregazione per presentare un progetto di valorizzazione che ambisce un finanziamento di quasi 700 mila euro.
Il finanziamento ministeriale è del 100%, calcolato sulle spese sostenute per l’attuazione del progetto ammesso e finanziato, che deve contenere spese per la realizzazione di strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale, di itinerari turistici, di progetti di marketing ed eventi.
In misura minore possono essere inseriti nel progetto anche opere di carattere edilizio, strutturale o impiantistico funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica o allestimenti su siti culturali, paesaggistici e naturalistici funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica.
L’assessore al turismo Silvio Giovine ha precisato, oggi a Palazzo Chiericati, che “queste risorse sono a disposizione esclusivamente per i Comuni e che l’avviso esclude che tali risorse possano essere destinate a soggetti privati come i proprietari di ville o palazzi di Palladio. È una scelta fatta dal Ministero del Turismo, che ha previsto di finanziare un solo progetto per ciascun sito Unesco, purché punti a trasformare il patrimonio culturale del sito Unesco in un prodotto turistico acquistabile da tour operator, agenzie di viaggio e turisti in genere. Infatti, troppo spesso i nostri beni culturali non hanno quelle caratteristiche e quei servizi che sono necessari per essere vere e proprie destinazioni turistiche. Ecco, allora, che il nostro progetto del sito Unesco “La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto” punta proprio a fornire alle ville e ai palazzi del Palladio dei servizi digitali necessari a farli diventare destinazioni turistiche importanti, così come meritano”.
L’idea progettuale, da presentare entro il 15 luglio e da realizzare – se finanziata – entro il 30 novembre 2024, ha quale capofila il Comune di Vicenza.
“Questo avviso – ha dichiarato l’assessore al turismo Silvio Giovine – ci consente di mettere insieme le forze e lavorare per rilanciare il territorio dopo la pandemia. Si tratta di un’importante occasione che il Comune ha ritenuto di cogliere immediatamente poiché offre per la prima volta l’opportunità di promuovere un’iniziativa di rete delle fabbriche di Palladio nel Veneto iscritte nel Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1996. Il progetto che sottoporremo al Ministero ha l’obiettivo di presentare il sito Unesco “La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto” come destinazione turistica unitaria, ma anche come insieme di singole destinazioni turistiche. Nel nostro progetto gli strumenti di promozione turistica digitale prevedono la creazione di un sistema di bigliettazione unitario supportato da un servizio di informazioni unico in modo che il turista possa trovare tutte le informazioni aggiornate sulle modalità di visita di ville e palazzi del sito e degli altri elementi di attrattività localizzati sul territorio dei Comuni del sito Unesco. Ci sarà anche un sito internet informativo di supporto, una comunicazione coordinata delle ville e dei palazzi del sito Unesco e degli itinerari turistici che comprendano anche altri luoghi di attrattività localizzati sul territorio. Completano il progetto attività di marketing ed eventi che serviranno a far conoscere Vicenza e le ville del Palladio a target selezionati”.
I Comuni a vocazione turistica del sito Unesco “La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto” che possono partecipare al bando sono, oltre a Vicenza, Agugliaro, Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Cessalto, Fratta Polesine, Grumolo delle Abbadesse, Lonigo, Montagnana, Quinto Vicentino, San Pietro in Cariano, Vedelago. Anche Mira ha le caratteristiche richieste, ma parteciperà all’avviso con il sito Unesco Venezia e la sua laguna, di cui fa parte.
Gli altri otto Comuni del sito, che ne comprende in tutto 21, sono classificati dall’Istat come Comuni non turistici e pertanto, in base ai criteri definiti dall’avviso pubblico, non possono essere beneficiari delle risorse ministeriali messe a disposizione. Si tratta di Caldogno, Lugo di Vicenza, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Pojana Maggiore, Sarego, Maser, Piombino Dese.
Precisa Giovine: “Come Comune capofila abbiamo deciso che anche questi otto Comuni, oltre a Mira, potranno far parte del nostro progetto. Non saranno beneficiari diretti delle risorse ministeriali, ma potranno utilizzare i servizi che con questo progetto abbiamo interesse di mettere a disposizione di tutti i luoghi che compongono il sito Unesco”.
Il fondo disponibile per ciascuno dei progetti dei 52 siti Unesco italiani comprende una quota fissa pari a 295.614,65 euro e una quota variabile correlata al decremento di presenze turistiche fra l’anno 2019 e l’anno 2020 nei Comuni beneficiari.
Per il sito Unesco “La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto” è a disposizione una somma di 690.373,77 pari a 295.614,65 euro di quota fissa e di 394.759,13 euro di quota variabile, quest’ultima data dalla somma delle risorse attribuite in relazione alle presenze turistiche di ciascuno dei dodici Comuni riconosciuti beneficiari e che ciascun Comune porta in dote al progetto unitario.
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Fonte: Valorizzazione sito Unesco, accordo tra 12 comuni turistici , Comune di Vicenza