La suggestiva cittadina di Valstagna, situata lungo il Brenta, ai piedi dell’Altopiano dei Sette Comuni, è famosa per il bellissimo Leone di San Marco con la spada e il libro chiuso che domina l’omonima piazza.
Ma all’interno del palazzo comunale, c’è anche una stupenda bandiera con il Leone di San Marco, anche questa con spada e libro serà che ho “scoperto” una trentina di anni fa, grazie alla segnalazione dell’allora sindaco, Benito Sasso, una vera e propria istituzione in paese dato che mantenne la carica per venti anni ininterrotti.
Una bandiera che celebra la fedelissima nazione dalmata, visto che ai quattro lati del Leone ci sono gli stemmi delle città di Zara, Ragusa, Spalato e Sebenico; fra le “code” della bandiera troviamo la scritta “Ti con nu, nu con Ti” che fa riferimento allo struggente addio al gonfalone di San Marco tenuto da parte del Capitano Giuseppe Viscovich il 23 agosto 1797 nella fedelissima comunità dalmata di Perasto, sulle Bocche di Cattaro, attuale Repubblica di Montenegro: da allora “Ti co nu, nu co Ti” è diventato una sorta di motto nazionale per i dalmati.
Attorno al Leone troviamo quello che fu il grido di guerra della Serenissima “Viva San Marco per terra e per mar”. Sulla provenienza e sull’epoca della bandiera non ci sono dati certi; Valerio Costa (www.valstagna.info) ipotizza che la bandiera risalga al 1932 quando venne istituita la Magnifica Comunità Valligiana Canal di Brenta.
Resta l’interrogativo degli esclusivi riferimenti alla Dalmazia contenuti nella bandiera: ci sarà qualche dalmata che può svelare l’arcano?