(Adnkronos) – La carriera di Andy Van der Meyde è sempre stata sopra le righe, in campo e fuori. L'ex centrocampista dell'Inter, che in nerazzurro non è riuscito a incidere, ha raccontato in un'intervista a Prime Video di aver attraversato, nel corso della sua carriera, un periodo molto buio. Successe tutto proprio quando lasciò l'Italia per trasferirsi in Premier League, a Liverpool, dove giocò per quattro anni, dal 2005 al 2009, con la maglia dell'Everton: "La mia carriera è finita quando sono andato all'Everton. Ho fatto un sacco di stronzate, lì è crollato tutto". "Mi sono costruito una seconda vita, tradivo mia moglie, ho lasciato i miei figli per un'altra. Non mi perdonerò mai ed è solo colpa mia. Uscivo tutte le sere a bere fino a quando l'alcool ha smesso di fare effetto. Allora sono passato alle droghe. Facevo uso di cocaina, non ero più me stesso". E i problemi di Van der Meyde abbracciavano, inevitabilmente, anche il campo: "Ho iniziato ad avere problemi con l'allenatore e nel frattempo mia figlia era in ospedale. Una volta sono rimasto in piedi due notti consecutive per colpa della cocaina. Lì ho capito che dovevo fare qualcosa. Ho chiamato il mio agente e gli ho detto che dovevo andare via altrimenti sarei morto". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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