“Van Gogh. Tra il grano e il cielo” piace moltissimo. Tant’è che a metà esatta del suo percorso espositivo ha superato i 205 mila visitatori. E tutto fa supporre che il tam tam entusiasta, che si è creato intorno a questa mostra di Marco Goldin, sia foriero, per la seconda metà del suo percorso, di risultati altrettanto straordinari. Per chi ama i dati “notarili”, eccone alcuni tra i molti resi noti da Linea d’ombra, organizzatore dell’evento vicentino. Nei 92 giorni di apertura, i visitatori sono stati 205.004, a comporre una media giornaliera di 2228 persone.
La maggioranza di loro (59%) ha scelto di giungere alla Basilica Palladiana già munito di prenotazione, avendo quindi la certezza di non incorrere in alcuna coda.
Dato che si commenta da sé è quello dei 47.727 visitatori tra il 26 dicembre e il 7 gennaio, che ha collocato Vicenza al primo posto tra le mostre più frequentate nel periodo delle Festività.
Interessante l’analisi delle provenienze. Al di là del naturale flusso dal Veneto, spicca, al quarto posto, Milano, seguita da diverse città dell’Emilia Romagna e via via da tutti i territori italiani.
Il Van Gogh vicentino è anche un successo di critica. Nazionale ed internazionale. Dato, quest’ultimo, confermato dalla presenza in Basilica Palladiana di un nucleo molto importante di visitatori provenienti da Germania, Austria, Slovenia, Croazia, Francia e Spagna, in particolare. Si calcola che questa presenza estera pesi attorno al 5 per cento.
“Van Gogh. Tra grano e cielo” mette la voglia di approfondire. Lo dimostrano i dati del book shop, per i cataloghi (già vendute più di 6 mila copie), ma anche per il volume sulle “Lettere di Van Gogh”, i dvd del film “Van Gogh. Storia di una vita” e per il prezioso volume di Goldin, illustrato da Matteo Massagrande “Discorso sull’anima”. Tra i soggetti più amati dal pubblico come cartolina o manifesto ricordiamo: Campo di papaveri, Il Ponte di Langlois, Salici potati al tramonto e Il giardino dell’Istituto .
Marco Goldin , ideatore, curatore ed organizzatore della grande esposizione vicentina, non nasconde la sua emozione di fronte al consenso unanime ottenuto dalla mostra. “Quasi inutile dire la felicità, solo a metà percorso, per i dati che abbiamo presentato oggi 8 gennaio a Vicenza. Ma al di là dei numeri, ciò che mi preme di più sottolineare, perché è quanto speravo, è la grande adesione di sentimento e d’anima che il pubblico ha finora dimostrato. Un’esposizione che da un lato si basa sulla precisa ricostruzione storica della vita di Van Gogh attraverso la sua opera e le sue lettere a Théo, e dall’altro affonda le sue radici in un contatto d’anima che il pubblico ha perfettamente colto, spesso commuovendosi. Attraverso i disegni, i dipinti, ma molto anche per il film sulla sua vita che si vede nell’ultima sala in Basilica Palladiana e anche con il progetto, che ho realizzato tra poesia e pittura con Matteo Massagrande e i suoi sette quadri, sul Canto dolente d’amore . Sono felice di questo viaggio nell’anima che stiamo facendo tutti insieme e che ancora per tre mesi faremo a Vicenza.”
Commenta il sindaco di Vicenza Achille Variati che a Linea d’ombra dal 2012 ad oggi ha affidato l’organizzazione di quattro grandi mostre in Basilica Palladiana: “Orgoglio, soddisfazione, fiducia che anche i prossimi mesi confermeranno questi straordinari risultati. Sono questi i sentimenti che provo nello scorrere gli incredibili numeri totalizzati fin qui dalla mostra su Van Gogh. Abbiamo fatto bene a credere nei grandi eventi curati dal professor Goldin. La città si è fatta conoscere, ha aumentato la propria attrattività ed è diventata essa stessa più forte sotto il profilo culturale. Come sindaco, inoltre, ritengo fondamentale il dato sui 55 mila biglietti prenotati dalle scuole, di cui 28 mila di Vicenza: portare i ragazzi, e soprattutto i bambini, a vedere opere d’arte dovrebbe essere un obbligo istituzionale, perché una generazione che cresce educata alla bellezza offrirà al Paese cittadini migliori.”
Aggiunge il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci : “Ci avviamo ad un record assoluto anche per la Basilica palladiana che, dalla riapertura dell’ ottobre del 2012 alla chiusura di questa mostra, avrà raggiunto i 2 milioni di visitatori, collocandosi – anche grazie ai numeri di questi giorni – tra i primi spazi espositivi italiani. Questi risultati, accanto alla costante crescita dei visitatori della città e dei suoi musei, dimostrano che il modello dell’equilibrio tra il grande evento di successo nazionale e l’attività di promozione culturale quotidiana ha funzionato, con un indotto su cui ragionare in termini di promozione, posti di lavoro, iniezione di fiducia assicurata al territorio in anni particolarmente difficili. Sarebbe importante non disperdere, ma preservare il grande lavoro fatto in questi anni.”
Ufficio Stampa Comune di Vicenza