La variante alla SP46 del Pasubio è stata al centro del vertice che si è tenuto mercoledì mattina in Provincia tra Anas, Provincia di Vicenza e Comuni di Vicenza e Costabissara. “Un incontro che abbiamo chiesto ad Anas per fare il punto sull’avanzamento dei lavori – spiega il presidente della Provincia Francesco Rucco – ma anche un tavolo tecnico programmatico per cominciare a definire gli interventi necessari alla gestione del traffico una volta che i lavori interferiranno con la viabilità esistente”.
Presenti all’incontro sia la parte politica, rappresentata dal Presidente Francesco Rucco per la Provincia, Maria Cristina Franco nella duplice veste di vicepresidente della Provincia e sindaco di Costabissara, gli assessori Matteo Celebron e Mattia Ierardi del Comune di Vicenza, che la parte tecnica, con gli ingegneri Anas Antonio Marsella e Davide Pistolato e i tecnici della Provincia Andrea Baldisseri e del Comune Carlo Andriolo e Marco Sinigaglia.
Il punto, in sintesi, è questo: ci sono circa 5 mesi di ritardo dei lavori sul cronoprogramma originario, causati dal ritrovamento di 27 siti archeologici. Siti che, ad oggi, sono quasi tutti chiusi, pertanto si può procedere speditamente per arrivare a conclusione dell’opera senza ulteriori ritardi.
Da Anas sono arrivate due rassicurazioni. La prima riguarda i pagamenti alle ditte, che risultano essere regolari e puntuali in funzione della maturazione dei saldi. La seconda è la verifica costante sul cantiere e l’impegno a sollecitare le ditte perché i lavori vengano accelerati.
“Abbiamo stabilito di vederci una volta al mese -sottolinea la Franco- in modo da poter essere costantemente informati sull’andamento dei lavori e poter intervenire immediatamente in caso di necessità.”
“E’ un’opera strategica per il vicentino per cui abbiamo aspettato tanti, troppi anni -conclude Rucco- Ora bisogna accelerare.”