L’immunologa Antonella Viola, Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento a Padova, interviene con una breve nota su Facebook sulla variante Delta del Covid, ribadendo la necessità di accelerare i tempi del richiamo del vaccino. “Quando il Regno Unito ha deciso di estendere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a mRNA ho dichiarato la mia preoccupazione, spiegando che generare immunità parziale nella popolazione durante una pandemia favorisce la circolazione di varianti resistenti agli anticorpi. È questo quello che sta accadendo con la variante Delta. Il virus è non solo più trasmissibile ma anche meno sensibile agli anticorpi. Per questo motivo, come ora indicato nel sito ECDC, chi ha ricevuto una sola dose, può non solo infettarsi ma anche ammalarsi – afferma Viola -. Ecco quindi ora la corsa a fare i richiami in fretta: meglio coprire bene le persone con più di 50 anni piuttosto che vaccinare i ragazzi. Anche questo avrebbe dovuto essere ovvio da subito. Errori a parte, per i cittadini il messaggio è: bisogna vaccinarsi tutti perché nessuno godrà dell’immunità di gregge (che, come dico da mesi, non si raggiungerà); bisogna fare il richiamo senza rimandare a dopo le vacanze; finché non si è completamente vaccinati (10 giorni dalla seconda dose), bisogna continuare a usare mascherine e distanziamento. Solo dopo il ciclo completo di vaccinazione possiamo sentirci al sicuro”.
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