Variati per dieci anni non “esaminato”, ma si vuole già consuntivo di Rucco per sei mesi

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Giunta di Achille Variati
Giunta di Achille Variati

Variati per dieci anni è stato a capo dell’amministrazione comunale di Vicenza seguiti da sei mesi della nuova amministrazione Rucco e già si chiede che venga fatto un consuntivo. Delle due legislature precedenti un bilancio vero e proprio, non di parte, non è stato ancora fatto e, dalle richieste di interventi vari che l’attuale opposizione consiliare insiste ad avanzare, si comprende bene che difficilmente avrà il desiderio di farlo, con obiettività, in futuro.

I meriti di Achille Variati

La sala della giunta di Vicenza
La sala della giunta di Vicenza

D’altra parte è altrettanto comprensibile che pure coloro che hanno gestito, a vari livelli, l’opposizione a Variati, siano portati a non riconoscere eventuali meriti. Ammetto che mi riesce difficile trovare dei grandi meriti nella gestione di Achille Variati ma cercherò di farmi coraggio e documentarmi.

Un merito gli riconosco da subito. Salvo rare volte nelle quali ha indossato il cappello da cowboy e ornato il petto della stella da sceriffo, non ha mai esasperato i toni e tantomeno utilizzato il turpiloquio. Da troppi anni purtroppo assistiamo, nei dibattiti e tramite i mass media, a un utilizzo piuttosto robusto di parolacce e di assalti, verbali, alla baionetta. Non è un confronto quello che ci viene proposto ma uno scontro spesso oltre che duro anche volgare. E’ talmente diffuso questo modo di agire che sembra avvenga tra nemici piuttosto che tra avversari.

Tutto questo genera altri fenomeni. Ad esempio risulta essere un pessimo esempio che viene riversato sulla società avvallato dalla importanza dei duellanti. Questo non riguarda solo la politica ma anche altri settori anche se con minor frequenza.

Un altro fenomeno è quello della strumentalizzazione che, a volte, trasforma in un caso mediatico (come mi pare sia diventata la vicenda bassanese) quella che potrebbe essere catalogata come una stupidata meritevole, al più, di uno sguardo di commiserazione. Ma torniamo al punto di partenza.

I mass media

Ogni giorno i mass media mettono in evidenza situazioni non positive relative alla nostra città: ancora droga a Campo Marzo, ancora accattoni per le strade, ancora degrado nei parchi, della Seriola oppure dell’Astichello non dimenticandoci del Bacchiglione e del Retrone; e ancora i disagi nella viabilità, ancora tante buche nelle strade e, ci dice il Giornale di Vicenza, molte richieste di danni al Comune da parte di cittadini coinvolti in incidenti proprio sulle nostre strade e marciapiedi.

L’incuria e un “inventario” del passato

Credo che si possa tranquillamente affermare che quello che ancora per qualche tempo, accade di negativo in città, il più delle volte è frutto o di avvenimenti straordinari, oppure di incuria del passato. Non sarebbe stato male che venisse fatta, per fare un esempio, una mappatura della situazione viabilistica e arborea, subito dopo la conclusione delle elezioni di giugno 2018 in modo che fosse chiaro lo stato dell’essere. Un po’ come la stesura di un verbale di consegna. Fra qualche mese questo diventerà praticamente impossibile e ogni contestazione otterrà solo di promuovere una diatriba e, a dire il vero, di diatribe artificiose ve ne sono già troppe.

Auto e biciclette

Oggi dall’opposizione si accusa l’amministrazione di voler privilegiare l’automobile in città al contrario di quanto non fosse stata la scelta della precedente giunta. Non sarebbe male che vi fosse un confronto serio e equilibrato, almeno nei toni, su questo argomento, con una premessa: che venga, ad esempio, spiegato al pedone vicentino il perché dei marciapiedi trasformati in piste ciclabili e il perché, logico non ideologico, di altre piste ciclabili in centro città.

L’alluvione del 2010

Se guardiamo indietro nel tempo vi sono non pochi interrogativi lasciati senza risposta dalla precedente amministrazione. Ricordarli non fa male ma in quanto ad ottenere risposte ritengo che sia tempo perso pretenderlo ora. Ci si può ricordare che molti problemi sono nati dall’alluvione del 2010, ma potremmo anche rammentarci che al di la della nobile azione del volontariato, alcune situazioni sono sfuggite di mano a chi, in Comune, avrebbe dovuto occuparsene. Certamente l’avvenimento era più che straordinario e quindi ha generato una impressionante tensione ovunque che, evidentemente, ha generato comprensibile incertezza e indecisione.

La Banca Popolare di Vicenza e la Fondazione Roi

Sullo sfondo di questi ultimi anni rimane sempre l’ormai defunta Banca Popolare di Vicenza (qui la verità e  qui le fake news, ndr) che oltre aver polverizzato i risparmi di tanti vicentini e non vicentini, ha causato disastri economici a un mondo di imprenditori, piccoli e meno piccoli, artigiani, professionisti, commercianti, e non dimentichiamoci la Fondazione Roi, praticamente nel quasi totale silenzio dell’allora amministrazione comunale. E quando il silenzio, raramente, è stato interrotto, si son sentite cose alquanto risibili e inaccettabili.

Fiera di Vicenza e Ieg di Rimini, Tav e Tac

Della vicenda IEG, ovverossia della cessione o inglobamento che dir si voglia in RiminiFiera della nostra ex Fiera di Vicenza, è stato detto molto ma forse non tutto e qualche protagonista di questa operazione potrebbe magari squarciare qualche velo.

Lasciamo nei cassetti dell’archivio la vicenda tormentata della TAV o TAC o come mai si chiamerà alla fine e la mai risolta situazione dei futuri espropriati cittadini di Vicenza, oppure vengono dalla Luna?

(In)sicurezza… dell’opposizione

Giunta di Francesco Rucco
Giunta di Francesco Rucco

Vi è, non certo ultimo, il tema della sicurezza che per dieci anni di governo delle giunte variati si è trasformato nel tema della insicurezza. Oggi ogni tentativo che viene fatto per risalire questa impervia parete di incapacità, trova qualche rappresentante della opposizione che sollecita la attuale giunta di promuovere quelle soluzioni di problemi che non hanno saputo, o voluto, risolvere.

Che sia un atteggiamento molto diffuso, quello della critica a tutto campo, delle opposizioni è cosa del tutto normale. Meno comprensibile è che una opposizione, praticamente priva di esperienza in questo ruolo, se la voglia costruire lamentandosi delle cose non fatte e addossandone la responsabilità alla nuova giunta. Farlo significa che non si comprende che questo atteggiamento si rivolge contro, diventa un boomerang.

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Mario Giulianati
Nato a Thiene (Vicenza) il 21 aprile 1934 Residente in Vicenza - Piazzetta San Pietro n. 5 Già insegnante di educazione artistica presso le Scuole Medie della Città e della Provincia . Successivamente , in qualità di docente di ruolo, insegnante di Disegno Tecnico e Tecnologia delle Costruzioni presso l’Istituto Statale per Geometri “A. Canova” di Vicenza. Ricercatore presso l’Istituto Universitario di Venezia – Facoltà di Architettura - Dipartimento di Restauro dei Monumenti (coordinatore: prof. Romeo Ballardini). Attualmente in pensione- Organizzatore di rassegne d’arte e contitolare per un decennio della Galleria l’Incontro - alla Casetta del Palladio in Vicenza Già : * Consigliere Comunale dal 1970 al 1995; * Assessore alla Cultura di Vicenza dall’Aprile 1987 all’ottobre 1992; * Vice sindaco dal Maggio 1990 all’ottobre 1992. * Presidente della Istituzione pubblica “Biblioteca Civica Bertoliana” dal Marzo 1999, all’ottobre 2008 * Presidente della Fondazione “Vicenza Città Solidale”.Onlus * Presidente della Associazione Culturale “11 settembre” *Coordinatore Comitato Scientifico per le celebrazioni del 60° della Costituzione - fino al 150° della Unità d’Italia nel 2011- Prefettura di Vicenza - Decreto Prefetto dott. Mattei - Prot. 2007/4 Area Gab - * Per sei anni collaboratore della Fondazione Brodolini (emanazione del Ministero del Lavoro) di Roma occupandosi del rapporto tra il mondo del lavoro e le scuole professionali ad indirizzo artigianale - artistico. Ha scritto per varie testate