Abbiamo chiesto un parere ai parlamentari vicentini Pierantonio Zanettin (Forza Italia), Daniela Sbrollini (PD), Silvia Covolo ed Erik Pretto (Lega) e all’europarlamentare di Vicenza del Pd, Alessandra Moretti sulla nomina a sottosegretario agli interni di Achille Variati, di sicuro un riconoscimento meritato per un politico di lungo corso che più di una volta abbiamo criticato, magari perché da lui volevano molto di più.
Ma il tre volte sindaco nei due ultimi… millenni (nella nostra foto la stretta di mano in piazza dei Signori tra Variati e Hüllweck) è, per ammissione generale, almeno una spanna sopra gli altri politici in attività che si siano cimentati oltre che a livello cittadino anche regionale (da consigliere regionale e vice presidente del Consiglio del Veneto), provinciale (da presidente della provincia di Vicenza) e, poi, super provinciale come presidente dell’Upi oltre che da membro del cda di Cassa Depositi e Prestiti.
Ai cinque esponenti nazionali ed europei vicentini, oltre a una opinione articolata sulla nomina del vicentino Variati a sottosegretario agli interni e a un parere più generale sulla presenza di altri veneti nel Conte 2, abbiamo rivolto una domanda specifica su una una cosa che vorrebbero che Variati si impegnasse a fare e una a contrastare magari in un ambito diverso da quello dell’obiettivo da perseguire.
Mentre pubblicheremo domani una nostra video intervista al neo sottosegretario ed alcune dichiarazioni sempre video di Variati, raccolte insieme a dei colleghi durante un contenuto brindisi a base di caffè ed acqua minerale, ecco cosa ci hanno detto i due che, intanto, hanno risposto, cioè l’on Zanettin e l’on Covolo, entrambi parlamentari di opposizione al Conte 2, in attesa che arrivino altre opinioni oltre a quelle già pubblicate e delle risposte di Sbrollini, Pretto e Moretti.
Indubbiamente – ci dice l’avvocato vicentino Zanettin quatto volte parlamentare e già membro del CSM – con questa nomina Achille Variati ha ottenuto un grosso successo personale. Tra l’altro ha superato proprio sul traguardo, un big come Emanuele Fiano, un renziano di ferro, che era in pole position per quell’incarico. Credo che Zingaretti lo abbia voluto valorizzare in chiave anti Zaia, in vista delle prossime regionali.
In questa sua nuova veste potrà fare qualcosa per il processo di autonomia del Veneto?
La nomina a Ministro per le autonomie di Francesco Boccia, che si è sempre fieramente schierato contro l’autonomia di Veneto e Lombardia, è il segnale che su questo fronte non ci sono speranze con questo governo.
Immagino che anche Achille Variati si dovrà piuttosto dedicare all’attività legislativa, come tutti i sottosegretari, correndo da una commissione all’altra di Camera e Senato a difendere i provvedimenti della maggioranza.
Al Governo entrano anche due big veneti del PD, Andrea Martella e Pier Paolo Baretta, con incarichi di peso. Entrambi non erano stati eletti alle scorse elezioni ed ora entrano al Governo come sottosegretari con delega all’editoria e al Mef. Baretta dovrà lavorare a fianco di Villarosa, che nella scorsa legislatura lo aveva attaccato duramente sul dossier banche. Sarà davvero divertente ora vederli costretti i a cooperare sul FIR che. pare ora destinato a modifiche. Che qualcosa debba cambiare è, infatti, inevitabile, considerati i numerosi problemi che sono sorti nella sua applicazione concreta. Ma molto ora dipenderà da chi, tra Baretta e Villarosa, sarà titolare della delega sulla materia. Immagino un bel derby tra i due.
Da parlamentare ormai di lungo corso ritengo, infine, inutile illudersi che un sottosegretario, seppur autorevole, coi tempi che corrono, possa ottenere chissà quali risultati. Importante è che interpreti il ruolo con competenza ed onore, e, se conosco bene Achille Variati, sono sicuro che, con il suo impegno, farà fare bella figura a Vicenza.
Pierantonio Zanettin
E Silvia Covolo, parlamentare ma anche libera professionista di livello? Ecco le sue considerazioni.