Il “vecio apostata” PD Luca Balzi analizza la diretta di Elly Schlein: bei tempi in sala Bernarda quando c’era lui o Equizi o Rolando o…

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Enrico Peroni e Luca Balzi, due ex segretari del PD di Vicenza, ma tuttora amici
Enrico Peroni e Luca Balzi, due ex segretari del PD di Vicenza, ma tuttora amici

Il clima a Vicenza  è tipicamente invernale, con pioggia e freddo che accompagnano questo periodo. Ma mentre il tempo fuori è grigio, la politica italiana è piena di colori e movimenti intriganti, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni europee: a fare queste considerazioni iniziali e quelle di cui vi riferiamo di seguito con aderenza al post del il 22 aprile di Luca Balzi sulla sua pagina Fb, sempre viva, talvolta “bucolica”, altre volte graffiante (nella foto, recentissima, è con Enrico Peroni, altro ex segretario Pd, ma ancora suo amico, ndr).

Lo leggiamo con calma solo oggi (ci, anzi mi mancano non solo, si sa, furbizia ma anche… tempo), però lo scritto conserva attualità a parte, forse, qualche nome cambiato lel frattempo nelle liste dei candidati alle europee) quel post di Luca Balzi, ex (vecio, non per età) consigliere comunale e già segretario del Partito Democratico di Vicenza da cui fu espulso, anticipando le mode leghiste, per… apostasia, lui e non altri rimasti a crogiolarsi sotto quel simbolo.

Come molti italiani, anche io – leggiamo da Luca Balzi – ho seguito con interesse la diretta Instagram della Segretaria Nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, lì nota come Ellyesse. L’occasione è stata la presentazione la “filosofia” delle liste del PD, poi concretizzatasi in quelle depositate per le prossime elezioni europee, un momento cruciale per la politica italiana ed europea.

Personalmente, non avevo ascoltato le parole della “Zia Elly” da diversi mesi, quindi ero curioso di vedere cosa avesse da dire. Ho dedicato circa 20-25 minuti del mio pomeriggio per seguire attentamente la sua diretta. Come dice il caro mio amico Riccardo Ruggeri, ho cercato di individuare i “segni deboli” nel suo discorso, per comprendere meglio la sua strategia politica. Ho anche applicato le lezioni apprese da un altro amico, Giovanni Diamanti, riascoltando e cercando di identificare le parole chiave e i temi principali del suo intervento.

Quello che ho ascoltato è stato un discorso che ha evidenziato una svolta significativa nel Partito Democratico. Il PD del Lingotto di Veltroni e di Renzi sembra essere una reliquia del passato, con buona pace di Dario Franceschini, uomo per tutte le stagioni, e al suo posto emerge un nuovo PD, guidato dalla candidata Elly Schlein e caratterizzato da una diversa prospettiva politica.

Il PD della Zia Elly candida nella circoscrizione nord est il segretario uscente dello Spi Cgil, il sindacato pensionati di Corso Italia a Roma. Il PD di Veltroni candidava alle politiche Massimo Calearo Ciman, presidente nazionale di Federmeccanica. La svolta è servita su un piatto d’argento.

Per la Zia Elly un immigrato che arriva in Italia arriva in Europa. Nessuna distinzione tra rifugiati politici e migranti economici. Nessuna parola su un decreto flussi chi arriva a Lampedusa è Europeo e non può e non deve essere espulso. Tutti cittadini tutti europei.

Un infornata di giornalisti… Lucia Annunziata capolista al Sud con buona pace della deputata uscente Pina Picierno. Al sud anche Sandro Ruotolo storico collaboratore di Michele Santoro e membro della segreteria. Al centro l’ex Direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio.

Due sindaci che erano stati in predicato un anno fa alle primarie di correre per la segreteria nella circoscrizione centro, Dario Nardella Sindaco di Firenze e Matteo Ricci Sindaco di Pesaro, due ex renziani di ferro che hanno rotto con il senatore di Firenze.

Nella circoscrizione sud anche De Caro sindaco di Bari e Presidente Anci.

Un solo nome è in lista in due circoscrizioni Alessandro Zan, il deputato LGBT estensore della famosa legge che porta il suo nome. Candidato nella circoscrizione nord-ovest e nord-est. È evidente che se eletto in entrambi opterà, sentita la Zia Elly. E chi saranno nelle circoscrizioni del nord i primi dei non eletti. Scommettiamo una cena al ristorante La Peca di Lonigo, due stelle Michelin, che entrerà uno dell’area Schlein e resterà a casa uno o una che aveva sostenuto Bonaccini.

Si candidano anche Bonaccini e Zingaretti che hanno fatto evidentemente un patto politico con la segretaria.

Mai citati una volta gli imprenditori italiani con buona pace del neo presidente Emanuele Orsini. Una generica nuova politica industriale e stop. La politica industriale, di grazia, la Zia Elly con chi la vuole fare. Con Landini? Evito ogni commento!

Per stare a Vicenza è candidata la nostra deputata europea avv. Alessandra Moretti nella circoscrizione nord-est a mio avviso la più competitiva in lista. Se Alessandra torna a Bruxells sarà proprio una vita rivoluzionaria di una donna comune. E mi leverò il cappello due volte.

Non è passata la proposta di mettere il nome della Zia Elly nel simbolo come volevano i fedelissimi e secondo me anche lei. Il fastidio evidentissimo è stato malcelato con un generico richiamo all’unità del partito e una non meglio precisata idea, cito testualmente, … “da noi non si usa il pugno di ferro…”

La segretaria è comunque candidata nella circoscrizione centro ma ha già affermato che resterà a fare la battaglia a Roma contro Giorgia Meloni e le politiche contro i poveri delle destre.

La cartina di tornasole è la candidatura di una deputata che alle scorse politiche si è candidata con AVS Alleanza Verdi Sinistra di Fratoianni e Bonelli e che ora si candida con Il PD. Dove stia andando politicamente il partito con la Zia Elly segretaria ora è evidente anche ad un cieco.

Ho voluto ascoltare e, come vi ho scritto, riascoltare il discorso per capire… Oggi nessuno più ascolta, siamo assordati dal tifo modello curva sud: buoni da una parte e cattivi dall’altra.

Sono solo idee un po raffazzonate, le mie,vi invito, se avete Instagram, ad ascoltare la segretaria PD e farvi una vostra opinione.

Io nel maggio 2010 sono stato espulso da questo partito e posso avere le idee come si dice confuse…


Bei tempi, che si condividano o meno le valutazioni di Luca Balzi, quelli in cui in sala Bernarda si andava per… ascoltare lui, l’altra pasionaria Franca Equizi e, anche se ha resistito fino alla scorsa legislatura, Giovanni Rolando.

Oggi in Consiglio Comunale, o al Parlamento, si va (per elezione o per lavoro), ma solo per carità di patria: tutto è deciso prima e, peggio, altrove.

Il direttore