18 manufatti in avorio di elefante sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri forestali di Vicenza a seguito di controlli nei mercatini dell’antiquariato della provincia. Gli oggetti erano stati posti in vendita violando così la convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.
In particolare, sono stati sequestrati oggetti personali quali gioielli, ciondoli, statuine e soprammobili raffiguranti animali posti in vendita senza la prevista documentazione Cites che ne attestasse la legale acquisizione e ne permettesse la libera vendita.
“Nonostante la stringente normativa internazionale e le azioni intraprese a livello mondiale dall’Unione Europea contro il bracconaggio di elefanti ed il traffico di avorio – commentano dal nucleo Cites dei carabinieri di Vicenza -, sono ancora numerose le violazioni della normativa relativa al commercio di manufatti in avorio di esemplari di questa specie animale che è inclusa nell’allegato A del Regolamento (CE) n. 338/97, che, recependo a livello europeo la Convenzione di Washington, ha disciplinato in modo altamente restrittivo il loro commercio”.
Sono infatti vietati gli scambi all’interno dell’UE, l’esportazione e l’importazione per fini commerciali, sia di avorio grezzo che di prodotti lavorati contenenti avorio. Le uniche eccezioni riguardano gli strumenti musicali contenenti avorio acquisiti tra il 1947 e il 1975 – pre-convenzione – e gli esemplari lavorati anteriori al 1947, oggetti d’antiquariato per cui è necessario tuttavia, il rilascio di certificato Cites per la vendita dietro presentazione di idonea documentazione che ne attesti la rilevanza storico-culturale, quali perizie redatte da esperti autorizzati e riconosciuti, o, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, vecchie fotografie dell’esemplare di avorio, vecchie licenze di caccia, lettere e documenti non privati, copie dei timbri sul passaporto. Il tutto al fine di dimostrare in modo soddisfacente la legalità dell’acquisizione o del possesso”.
I Carabinieri Forestali del Nucleo Cites di Vicenza ricordano che essi stessi sono gli unici autorizzati in Italia al rilascio delle certificazioni per la riesportazione e il commercio delle specie tutelate dalla Convenzione di Washington.