Venerdì 28 e domenica 30 ottobre, tra Odeo e Olimpico, torna l’evento dell’Accademia

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Un omaggio a Molière nel quarto centenario della nascita, la presentazione di una poderosa opera di Carlo Manfio sul teatro veneto e un’attesa prima nazionale: quella di “Buffoni all’inferno”, il nuovo spettacolo di Stivalaccio Teatro, dinamica e apprezzata compagnia italiana di Commedia dell’arte.

Un programma ricco e variegato quello della diciassettesima edizione di Laboratorio Olimpico, progetto promosso dall’Accademia Olimpica per venerdì 28 e domenica 30 ottobre fra Odeo e Teatro Olimpico. In più, sabato 29 ottobre, apertura dell’anno di attività della storica istituzione vicentina, fondata nel 1555.

Diretto da Roberto Cuppone, nato da un’idea di Cesare Galla, entrambi accademici, e realizzato con la collaborazione del Comune di Vicenza e il sostegno di Service Med, Laboratorio Olimpico avrà quest’anno come titolo “Dal ‘Malato immaginario’ all’immaginario del malato”, a proporre uno specifico filone di riflessione sui collegamenti fra teatro e medicina: legami evidenziabili sia sotto l’aspetto della struttura formale (si pensi ai celebri “teatri anatomici”), sia sotto quello più intimo e nascosto della cura della mente e del corpo, da sempre connessa all’espressione artistica e ricca di significative testimonianze.

Venerdì 28 ottobre

Apertura di Laboratorio, dunque, venerdì 28 ottobre alle 10.30, nell’Odeo dell’Olimpico, con la presentazione del volume Il Teatro Veneto 1970-2000, opera di Carlo Manfio curata dallo stesso Cuppone, con un profilo biografico di Elena Zilotti e con la collaborazione di Anna Bogo, per la consulenza archivistica, e di Daniela Tovo per l’indice dei nomi.

La presentazione della poderosa opera (720 pagine), edita dall’Accademia come quarto volume della sua collana “Laboratorio Olimpico / Atti”, sarà aperta dai saluti del presidente dell’Istituzione, Gaetano Thiene, di Fausta Bressani in rappresentanza della Regione del Veneto, di Pierluca Donin di Arteven, di Maria Ida Biggi della Fondazione Cini e di Anna Olivier del Comune di Longarone. La parola passerà quindi al segretario dell’Accademia, Maria Elisa Avagnina, che illustrerà la collana accademica dedicata agli atti del Laboratorio, progetto la cui prima edizione risale al 2003 e che ha visto tra i suoi ospiti protagonisti della scena e della ricerca teatrali quali Peter Stein, Eugenio Barba, Pippo Delbono e Giuliano Scabia.

A Cuppone, invece, il compito di introdurre e coordinare una conversazione attorno al tema “Dal Teatro Veneto al teatro veneto: la rivoluzione delle minuscole”, cui prenderanno parte l’organizzatrice teatrale Annalisa Carrara e operatori di compagnie venete, nonché, in videocollegamento, Elena Zilotti, biografa di Carlo Manfio e docente dell’Università di Verona. A concludere l’incontro e la prima mattinata del Laboratorio sarà il reading “In ricordo di Carlo” di Gianni Marchiorello, a cura di Monica Zuccon e Salvatore Esposito (di Cafè Sconcerto).

Medicina e teatro di scena nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, per un’occasione di riflessione organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Ateatro ETS (progetto “Medicina e teatro – A che serve il teatro?”). Il giornalista Oliviero Ponte di Pino (ateatro.it, Accademia di Brera) intervisterà Antonio Guerci, antropologo, conservatore del Museo di Etnomedicina «Antonio Scarpa» di Genova, e Carlo Presotto, regista teatrale della compagnia La Piccionaia di Vicenza. Arricchiranno l’incontro i contributi di Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia ma anche professore emerito di Patologia cardiovascolare dell’Università di Padova, che parlerà de “Il Teatro Anatomico di Fabrizio Acquapendente e il microcosmo del corpo umano”, l’accademico e storico del teatro Paolo Puppa, che si soffermerà su “La cura e la paura”, e Simone Dragone de il Falcone – Teatro Universitario di Genova, con un intervento dal titolo “Maschere del dolore”.

Dopo la proiezione di un video dedicato al Museo «Antonio Scarpa», il teatro di Molière sarà al centro del reading “Argante aveva ragione…” a cura di Angela Zinno, de il Falcone – Teatro Universitario di Genova.

Domenica 30 ottobre

Domenica 30 ottobre, alle 17.30 nell’Odeo, una conversazione dal titolo “Il descensus ad infera all’origine della Commedia dell’Arte”, ad aprire la strada verso l’atteso debutto di “Buffoni all’inferno”. Ospiti dell’incontro, coordinato da Antonio Audino (RAI e Università di Roma 3), saranno Piermario Vescovo, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (Il vespro delle voci), Marco Zoppello, regista e attore di Stivalaccio Teatro, che illustrerà alcune “istruzioni per l’uso” dello spettacolo in programma poche ore più tardi, alle 21, e il mascheraro Stefano Perocco di Meduna, che spiegherà l’arte di “inventare” una maschera, il cui ruolo è centrale nella Commedia dell’arte.

Alle 21, al Teatro Olimpico, gran finale di Laboratorio con la prima nazionale di “Buffoni all’inferno”, soggetto originale e regia di Marco Zoppello, con Matteo Cremon, Michele Mori e Stefano Rota. Scenografia di Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon; maschere e oggetti di Stefano Perocco e Tullia Dalle Carbonare; costumi di Lauretta Salvagnin; luci di Matteo Pozzobon; musiche originali di Ilaria Fantin. Aiuto regista Alvise Romanzini.

Un’epidemia di peste costringe a un surplus di lavoro il giudice infernale Minosse, che nell’Ade non sa più come esaminare le colpe di tutti. La calca e la lunga attesa del proprio turno cominciano a creare non pochi malumori, finché Belzebù, con saggezza, non decide di offrire alle anime di tre buffoni, Zuan Polo, Domenico Tagliacalze e Pietro Gonnella, uno sconto di pena per tornare a fare ciò che in vita riusciva loro meglio: intrattenere il pubblico.

Sabato 29 ottobre: l’apertura dell’anno di attività dell’Accademia

Sabato 29, al Teatro Olimpico, la protagonista sarà invece l’Accademia, che alle 18, con il saluto e una relazione di Gaetano Thiene, sancirà l’avvio del suo anno di attività 2022-2023. La cerimonia – aperta al pubblico – avrà come ospite Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, che terrà una relazione dal titolo “L’Università di Padova, 800 anni di storia”. Nell’occasione sarà presentata la stampa, realizzata in questi giorni, del volume ”La peste Covid-19: non solo un problema scientifico e sanitario”, opera di memoria e di approfondimento edita dall’Accademia, nella cui stesura sono stati coinvolti oltre cinquanta autori fra accademici, studiosi e operatori dei più diversi ambiti presi in considerazione dalla ricerca.

Per tutti gli eventi è consigliata la prenotazione: 0444 324376 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17) oppure segreteria@accademiaolimpica.it. Per lo spettacolo “Buffoni all’inferno” i biglietti sono acquistabili on line su vivaticket.com oppure il giorno di spettacolo dalle ore 20 alla biglietteria del Teatro Olimpico. Per informazioni compagnia Stivalaccio Teatro: 0444 534321 oppure info@stivalaccioteatro.it.

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Fonte: Venerdì 28 e domenica 30 ottobre, tra Odeo e Olimpico, torna l’evento dell’Accademia , Comune di Vicenza

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