Nonostante in Italia la cannabis ricreativa non sia legale, durante lo scorso anno la versione light ha fatto registrare un vero e proprio boom. Dal centinaio di punti vendita registrati nel 2005, il mercato ha subito un cambiamento complessivo e allo “sballo” si stanno sostituendo i prodotti per la coltivazione, il tessile e l’alimentare. Sospendendo tutti i possibili risvolti etici, medici e legislativi, l’economia che ruota intorno a questo mercato è ormai sotto gli occhi di tutti.
Quali sono, quindi, le caratteristiche rilevate da Magica Italia? Se sotto il cappello growshop rientrano tutte le tipologie di negozio, dove sono quasi sempre presenti le sostanze psicoattive legali, letteratura dedicata e relativi accessori, ma, le tipologie dei punti vendita sono ben distinte. Tra questi ci sono gli headshop (articoli per fumatori, ovvero accendini, posacenere, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa, abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico).
Al pari di USA e molti altri paesi europei, gli italiani usufruiscono dei growshop non solo per l’acquisto si sostanze psicoattive legali legate al consumo, ma, anche tutta la gamma di prodotti dedicati alla produzione che solo in parte è dedicata a scopi ricreativi. Molti, infatti, sono gli usi medici e officinali, alimentari e tessili oltre naturalmente alla ricerca di accessori o materiali informativi e culturali legati al mondo della cannabis. Il fenomeno growshop, a questo punto, non è legato al solo modo dei consumatori, ma, evidenzia come anche il mondo industriale e imprenditoriale sta inseguendo questo trend. Fondamentalmente il business si è strutturato negli anni in tre diverse forme: il negoziosingolo di proprietà, le realtà che da un singolo negozio si sono sviluppate creando un franchising più o meno articolato, e i distributori che si occupano di rifornire anche gli altri negozi potendo grandi quantità di merce trattata.
«I growshop non sono semplici attività commerciali. Oggi rappresentano dei punti di riferimento per gli amanti della cultura della canapa e dei veri e propri hotspot antiproibizionisti», commenta Matteo Gracis, Direttore Editoriale di Dolce Vita. «Nel 2015 l’ISTAT ha documentato oltre 4milioni di consumatori in Italia, è il momento di regolarizzare un settore che esiste ed è -di fatto- in mano alle narcomafie. Sono i negozianti a chiedere leggi precise e chiare sui prodotti da commercializzare, meno bufale e fake news sul mondo della canapa e la possibilità di lavorare senza pregiudizi. In molti paesi nel mondo l?hanno capito, auspico che anche la politica italiana sappia dare una risposta adeguata in tempi brevi».
Quali sono i prodotti più richiesti e venduti negli headhop italiani? Al primo posto ci sono i semi di cannabis, che in Italia vengono commercializzati per i collezionisti. Basti pensare che tra le tre principali varietà e incroci (Sativa, Indica e Ruderalis) esistono almeno 300 varianti. Al secondo posto la cannabis light, le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC. Al terzo posto gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio, dalle lampade ai fertilizzanti, dalle serre domestiche ai manuali.
TABELLA REGIONALE
TOT NAZIONALE |
408 esercizi |
1. Lombardia |
67 esercizi |
2. Emilia Romagna |
54 esercizi |
3. Lazio |
42 esercizi |
4. Campania |
29 esercizi |
5. Puglia |
22 esercizi |
6. Piemonte |
34 esercizi |
7. Sicilia |
32 esercizi |
8. Toscana |
31 esercizi |
9. Veneto |
31 esercizi |
10. Liguria |
12 esercizi |
11. Sardegna |
15 esercizi |
12. Marche |
8 esercizi |
13. Abruzzo |
6 esercizi |
14. Calabria |
6 esercizi |
15. Trentino AA |
6 esercizi |
16. Umbria |
6 esercizi |
17. Friuli VG |
4 esercizi |
18. Basilicata |
2 esercizi |
19. Molise |
1 esercizi |
20. Valle d’Aosta |
0 esercizi |
INCREMENTO ESERCIZI PER ANNO
2005 |
105 esercizi |
– |
2007 |
130 esercizi |
+24% |
2008 |
152 esercizi |
+17% |
2009 |
157 esercizi |
+4% |
2010 |
139 esercizi |
-11% |
2012 |
129 esercizi |
-7% |
2013 |
147 esercizi |
+15% |
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