Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato e ottenuto l’approvazione di due emendamenti significativi collegati alla Legge di stabilità regionale, mirati a rispondere a esigenze urgenti nel campo della sanità e della governance locale.
Bigon (Pd): “Più risorse per i medici in formazione nelle scuole di specializzazione a bassa attrattività”
La consigliera regionale Anna Maria Bigon è la prima firmataria di un emendamento che prevede uno stanziamento di 8 milioni di euro per aumentare il numero di iscritti presso le scuole di specializzazione che, nell’ultimo anno accademico, non hanno raggiunto l’80% dei posti disponibili.
«L’obiettivo – spiega Bigon – è di rendere più attrattive alcune specialità, come la medicina d’emergenza-urgenza, che ha coperto solo il 30% dei posti, le cure palliative (21%), la patologia clinica e biochimica clinica (15%) e la microbiologia e virologia (11%)».
Secondo l’esponente dem, un trattamento economico più competitivo può incentivare i medici a scegliere queste specializzazioni meno ambite, contrastando così la carenza di professionisti in settori fondamentali per la sanità pubblica e garantendo una copertura sanitaria più efficace sul territorio.
Luisetto (Pd): “40 mila euro per la Summer School sulla democrazia organizzata da Alda Vicenza”
Approvato all’unanimità anche l’emendamento alla Legge di stabilità regionale presentato dalla consigliera regionale Chiara Luisetto, che destina 40 mila euro all’Associazione Europea per la Democrazia Locale (Alda), con sede a Vicenza, per finanziare l’edizione 2025 della Summer School sulla democrazia.
«Queste risorse – spiega Luisetto – serviranno per organizzare, presso Villa Fabris di Thiene, una Summer School internazionale dedicata al miglioramento delle pratiche di governance locale. Alda, una rete che riunisce 350 enti tra amministrazioni locali, università e ONG, promuove la democrazia partecipata dal 1999».
Luisetto ha sottolineato il valore del progetto: «Sono davvero felice che sia stato riconosciuto l’impatto positivo di questa iniziativa, che favorisce il dialogo tra leader, amministratori e operatori a livello internazionale, con ricadute dirette sulle nostre comunità locali. In un momento storico come questo, è fondamentale costruire reti di pace e di dialogo».
Il progetto, sperimentato lo scorso anno, si avvale anche della collaborazione del Comitato delle Regioni UE.