Veneto, tamponi rapidi per visitatori case riposo

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Coronavirus

“Abbiamo deciso che a giorni partirà, progressivamente in tutte le oltre 300 case di riposo del Veneto, l’effettuazione del tampone rapido gratuitamente a tutti i visitatori degli anziani ospiti”. Lo ha annunciato oggi il presidente del Veneto Luca Zaia, in conferenza stampa.

 

“Si parte da lunedì e serviranno alcuni giorni per andare a regime – ha aggiunto Zaia – ma riteniamo che così sarà chiusa un’altra porta d’ingresso al virus. Le cose nelle case di riposo stanno andando abbastanza bene – ha precisato – ma abbiamo alcuni segnali che spingono a rafforzare l’attenzione”.

Il tampone rapido sarà erogato da personale specializzato, interno o esterno alle strutture e darà l’esito in pochi minuti. “In caso di negatività – ha specificato il Governatore – le famiglie e gli amici entreranno subito in assoluta sicurezza, garantendo così protezione massima agli ospiti e avendo ricevuto gratuitamente un servizio importante per loro stessi”.

Oggi il Presidente Zaia ha anche diffuso un’inedita tabella nella quale si raffronta la situazione ospedaliera dello scorso 7 marzo con quella di oggi, 7 ottobre. I dati indicano con chiarezza come, tra marzo e ottobre, la pressione sugli ospedali sia profondamente diminuita.

Il 7 marzo la percentuale di ricoverati rispetto al totale dei positivi era del 31,8%, scesa oggi al 6,6% – i ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei positivi, il 7 marzo erano l’11,3%, dato sceso oggi allo 0,5% – i ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei ricoverati, il 7 marzo erano il 46,2%, scesi oggi al 7,6% – anche la degenza media è diminuita: il 7 marzo era pari a 17 giorni più o meno 14, oggi è di 12 giorni più o meno 8 – rimane infine molto simile tra le due date prese in esame l’età media dei ricoverati in terapia intensiva (vedasi tabella allegata).

Commentando il successo generalizzato che sta avendo la tecnica dei tamponi rapidi, Zaia ha tenuto a ricordare che si tratta “di un successo tutto veneto che è stato esportato ovunque, cosa che sta avvenendo anche per il tampone antigenico mininvasivo elaborato dal dottor Rigoli (coordinatore delle 14 microbiologie del Veneto ndr.) lavorando su un’esperienza americana validata dalla rigidissima Food & Drug Adiminstration (FDA)”.