Il 2025 inizia con una serie di interrogazioni presentate dal Gruppo PD in Consiglio regionale del Veneto, che portano alla luce problematiche che spaziano dall’aumento delle rette nelle case di riposo alla violenza sulle donne, dal contrasto alla criminalità organizzata alla tutela dell’apicoltura.
Aumento delle rette nelle case di riposo: famiglie sempre più sotto pressione
Un incremento delle rette nei Centri di Servizio, compreso tra 1 e 3,5 euro al giorno, ha generato per le famiglie venete un aumento della spesa annua che varia dai 360 ai 1.300 euro. La consigliera regionale Anna Maria Bigon, insieme alle colleghe Vanessa Camani, Chiara Luisetto e Francesca Zottis, chiede interventi urgenti da parte della Giunta regionale per evitare che il costo dell’inadeguatezza delle quote sanitarie ricada interamente su ospiti e famiglie.
“Con una retta media di 2.200 euro al mese, le famiglie si trovano ad affrontare sacrifici insostenibili. La nostra mozione di giugno scorso, che proponeva soluzioni come il riadeguamento dei posti letto e il ricalcolo delle impegnative in base alla non autosufficienza, è rimasta lettera morta. Chiediamo all’assessora Lanzarin di intervenire con urgenza per tutelare le fasce più deboli della popolazione”.
Il sistema a budget per le case di riposo e le sue storture: a rischio la libera scelta delle persone fragili
Non meno rilevante è il tema del nuovo sistema a budget per le case di riposo, al centro di un’interrogazione guidata da Chiara Luisetto. La consigliera evidenzia il rischio di un sistema rigido che, anziché porre al centro le persone e la loro libera scelta, si basa su contrattazioni tra direttori delle Ulss e strutture.
“Questa impostazione ha già causato chiusure di nuclei per Alzheimer e proteste diffuse da parte di enti gestori e sindaci. Chiediamo risposte concrete sulle conseguenze di questo sistema, che rischia di peggiorare una situazione già critica”.
Blitz contro il miele adulterato: la criminalità organizzata penetra nell’agroalimentare
Il sequestro di 22 tonnellate di miele adulterato a Vicenza, condotto dalla Guardia di Finanza, riaccende i riflettori sulla necessità di rafforzare la tracciabilità e il controllo nel settore agroalimentare. Le consigliere Francesca Zottis e Chiara Luisetto plaudono all’operazione, sottolineando l’urgenza di proteggere gli operatori onesti.
“Il settore dell’apicoltura, già fragile, subisce pressioni al ribasso causate da pratiche illecite che danneggiano non solo l’economia, ma anche l’ambiente. Le istituzioni devono stringere un’alleanza con il mondo agricolo per garantire qualità e sicurezza”.
Violenza sulle donne: numeri in crescita e risposte ancora insufficienti
L’apertura dell’anno giudiziario ha riportato in primo piano il dramma delle violenze domestiche e dei femminicidi, con un aumento allarmante delle denunce e delle chiamate d’aiuto. Vanessa Camani, capogruppo del PD, denuncia le carenze di personale in ambito giudiziario, che ostacolano l’applicazione delle misure di tutela per le vittime.
“È necessario colmare questi vuoti e rafforzare la prevenzione, la formazione e il linguaggio utilizzato nei contesti istituzionali per evitare la vittimizzazione secondaria delle donne. Serve un impegno concreto per arginare l’emergenza”.
Un richiamo alla responsabilità della Regione
Le interrogazioni presentate dal Gruppo PD del Veneto mettono in luce criticità che non possono più essere ignorate. Dalle difficoltà delle famiglie nell’assistenza agli anziani, alle minacce alla sicurezza alimentare, fino alla violenza di genere, emerge la necessità di politiche regionali più incisive e orientate alla tutela dei diritti dei cittadini. Ora, la palla passa alla Giunta: sarà capace di fornire risposte adeguate?