"Il governo e le Istituzioni locali non comprendono la gravità della situazione economica nella nostra regione": a scriverlo al ministro Gualtieri, al sotto segretario Baretta e al presidente del Veneto, Zaia, è Alfredo Belluco, presidente Veneto e vice presidente di ConfederContribuenti.
"Il Veneto è zona gialla - prosegue nella missiva Belluco - e non ha avuto alcun ristoro economico. Le attività commerciali e artigianali possono rimanere aperte, ma è come non lo fossero per assoluta mancanza di clientela. L'Alto Adige, è stata dichiarata zona rossa anche se hanno effettuato 300 mila tamponi su 500 mila abitanti e solo lo 0,99% è risultato positivo asintomatico. Praticamente nessuno. eppure gli altoatesini prendono il ristoro, noi no!".
Lo storico combattente contro gli abusi per usura nella gestione degli NPL aggiunge, poi, delle annotazioni esemplificative pratiche e personali: "Il governo ha bloccato i festeggiamenti per le cerimonie. Avere un negozio di bomboniere, come mia figlia Veronica a Padova, è come non averlo. Se fosse a Bolzano, Merano o Brunico, avrebbe il ristoro.
La regione si vanta di essere zona gialla ma io preferirei di essere in zona rossa e sarebbe molto meglio".
"Avere un'ottima sanità - conclude amaro Alfredo Belluco nel suo messaggio appello alle istituzioni -, uccide l'economia e la salute mentale dei nostri imprenditori, con tutti gli effetti indesiderati. Ci saranno una miriade di suicidi. La regione Veneto non lo capisce e neppure il governo. In provincia di Padova sono previste entro l'anno 2020, 750 chiusure di bar e piccole attività commerciali e artigianali. Molte hanno l'abitazione a garanzia per prestiti e mutui. Avremo milioni di aste immobiliari in tutta Italia e la disperazione dei nostri figli e nipoti, oltre che la nostra. Ma i politici hanno ben altro a cui pensare".
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