Venezia allagata, il Mose, inchiesta Galan sul Mose: Luca Zaia dov’era?

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Luca Zaia e Giancarlo Galan, la staffetta veneta dei presidenti di centro destra della regione
Luca Zaia e Giancarlo Galan, la staffetta veneta dei presidenti di centro destra della regione

Ieri Luca Zaia ha dichiarato:

“Ero forse alle elementari quando parlavano di Mose. Prendiamo atto che ci sono 5 miliardi di euro sott’acqua e non abbiamo ancora capito quale sia il motivo per cui ancora non è in funzione. Da quello che ci risulta il Mose è concluso. Non è un’opera della Regione Veneta, ma un cantiere dello Stato. Si metta in funzione il Mose così capiremo se funziona o no”. 

Venezia allagata
Venezia allagata

Vediamo … il Mose è iniziato nel 2003. Zaia è stato vicepresidente della Regione dal maggio 2005 al giugno 2008 (presidente Galan); quindi  Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali per due anni; infine, dal 2010 a oggi, presidente del Veneto … tenendo conto del suo curriculum, alcune domande sembrano d’obbligo:

  • Ma Zaia, nelle sue varie vesti istituzionali, non si è mai posto il problema di come procedeva il “Mose”?
  • E, poi … va bene che lui non c’entra, che  la colpa è di altri (Stato, Galan, ecc. ecc.) … ma, senza voler insinuare alcunché e nulla togliendo alla sua estraneità nella questione “tangenti”, non si è accorto mai di niente?

Infine, e per conoscenza, sarebbe bene (ri)leggere un comunicato della Regione Veneto risalente al 2010.  È ancora convinto della sua spavalda dichiarazione di allora “il MOSE è la testimonianza di ciò che siamo in grado di fare e di esportare in ogni angolo del pianeta”? E, dopo, Zaia ha fatto qualcosa o non si è più interessato di come andavano le cose?

9 GIUGNO, IL MOSE SI APRE AL MONDO LA PRIMA VISITA UFFICIALE DEL PRESIDENTE ZAIA

Comunicato stampa N° 949 del 31/05/2010

(AVN) – Venezia, 1 giugno 2010

“Vogliamo aprire alla stampa nazionale e internazionale le porte del più grande cantiere di ingegneria idraulica al mondo: il MOSE di Venezia. In un momento di difficoltà per l’economia, il MOSE è la testimonianza di ciò che siamo in grado di fare e di esportare in ogni angolo del pianeta: non è un caso che proprio il MOSE sia uno dei volti dell’Italia all’Expo di Shanghai”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia annuncia la sua prima uscita ufficiale per visitare il MOSE di Venezia. Il cantiere si aprirà alle telecamere e alla stampa nazionale e internazionale mercoledì 9 giugno 2010, con una visita articolata nell’arco dell’intera mattinata che terminerà con una conferenza stampa sullo stato avanzato di realizzazione del Mose.

Ad accompagnare il presidente Zaia ci saranno l’ingegnere Patrizio Cuccioletta, presidente del Magistrato alle Acque e l’ingegnere Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova…

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Giorgio Langella
Giorgio Langella è nato il 12 dicembre 1954 a Vicenza. Figlio e nipote di partigiani, ha vissuto l'infanzia tra Cosenza, Catanzaro e Trieste. Nel 1968 il padre Antonio, funzionario di banca, fu trasferito a Lima e lì trascorse l'adolescenza con la famiglia. Nell'ottobre del 1968 un colpo di stato instaurò un governo militare, rivoluzionario e progressista presieduto dal generale Juan Velasco Alvarado. La nazionalizzazione dei pozzi petroliferi (che erano sfruttati da aziende nordamericane), la legge di riforma agraria, la legge di riforma dell'industria, così come il devastante terremoto del maggio 1970, furono tappe fondamentali nella sua formazione umana, ideale e politica. Tornato in Italia, a Padova negli anni della contestazione si iscrisse alla sezione Portello del PCI seguendo una logica evoluzione delle proprie convinzioni ideali. È stato eletto nel consiglio provinciale di Vicenza nel 2002 con la lista del PdCI. È laureato in ingegneria elettronica e lavora nel settore informatico. Sposato e padre di due figlie oggi vive a Creazzo (Vicenza). Ha scritto per Vicenza Papers, la collana di VicenzaPiù, "Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante" e ha curato "Quirino Traforti. Il partigiano dei lavoratori". Ha mantenuto i suoi ideali e la passione politica ed è ancora "ostinatamente e coerentemente un militante del PCI" di cui è segretario regionale del Veneto oltre che una cultore della musica e del bello.