Venezia, prima riunione della Consulta regionale della Cultura: oltre 18 milioni di euro da investire

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Consulta Cultura Corazzari1
Consulta Cultura Corazzari1

Si è riunita oggi, per la prima volta, la Consulta regionale della Cultura prevista dalla Legge della Regione del Veneto n.17 del 16 maggio 2019: l’organismo che nasce come strumento di partecipazione, di analisi e confronto tra l’Amministrazione e i soggetti che operano nel mondo culturale. “La “legge per la cultura” è una vera e propria riforma per promuovere socialmente ed economicamente il settore culturale nel Veneto: erano trent’anni, infatti, che la normativa del settore culturale non veniva aggiornata. – ha evidenziato il Presidente della Consulta, ovvero l’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto – Una operazione di ammodernamento legislativo che supera la ‘vecchia’ normativa del settore, composta da decine di leggi, ormai non più in sintonia con le esigenze culturali della società veneta, allineandola all’attuale quadro legislativo di riferimento, nazionale ed europeo”. Nella prima seduta, che ha sancito di fatto l’insediamento della Consulta, è stata presentata la proposta di programma triennale della cultura 2022-2024.

“E’ la prima volta – ha precisato l’Assessore regionale – che la Regione è chiamata a una previsione pluriennale attraverso il Programma triennale della cultura, strumento strategico per la pianificazione degli interventi in materia di beni e patrimonio culturale, di sistema regionale degli istituti della cultura, di attività culturali e di spettacolo, ispirato ai principi e alle finalità su cui si fonda la legge stessa”.

“Ricordo – ha aggiunto – che ammontano complessivamente ad oltre 18 milioni di euro (10,3 per le imprese culturali e creative e 8 per il cinema) i finanziamenti che, attraverso il Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020, la Regione del Veneto ha destinato al settore culturale per la creazione di nuove attività e per lo sviluppo delle imprese culturali, creative e dello spettacolo e a favore della produzione cinematografica. La sfida di oggi è quello di utilizzare sempre di più le nuove opportunità offerte dai fondi europei e nazionali”.

La Consulta è costituita dai seguenti componenti:
– l’Assessore regionale competente in materia di cultura, con funzione di presidente;
– due consiglieri regionali indicati dalla Commissione consiliare competente per materia, di cui uno espresso dalla minoranza consiliare;
– un componente, con specifiche deleghe alla cultura, designato da ANCI Veneto;
– il direttore dell’Area competente in materia di cultura;
– il direttore della Direzione competente in materia di cultura;
– un rappresentante indicato dal Segretariato regionale per il MIBACT del Veneto;
– un esperto designato da Fondazione UNIVENETO;
– un rappresentante indicato dalla Consulta Regionale Beni Culturali Ecclesiastici;
– un rappresentante indicato dal Tavolo di coordinamento UNESCO;
– un rappresentante indicato dalla Fondazione La Biennale di Venezia;
– un rappresentante indicato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto;
– un rappresentante indicato dal Comitato Pro Loco UNPLI Veneto;
– tre rappresentanti del settore servizi culturali, indicati dalle associazioni di categoria più rappresentative, rispettivamente:
a. un rappresentante indicato dall’International Council of Museums – ICOM Italia, per i musei;
b. un rappresentante indicato dall’Associazione Nazionale Archivistica Italiana – ANAI, per gli archivi;
c. un rappresentante indicato dall’Associazione Italiana Biblioteche – AIB Sezione Veneto, perle biblioteche;
– un rappresentante o suo delegato dell’Associazione Italiana dello Spettacolo – AGIS Tre Venezie;
– un rappresentante dell’Associazione maggiormente rappresentativa dei proprietari delle Ville Venete;
– due rappresentanti delle parti sociali, di cui in uno in rappresentanza delle associazioni di categoria e uno delle organizzazioni sindacali, da designare da parte della Commissione regionale per la concertazione tra le parti sociali, di cui all’art. 6 della Legge regionale 13 marzo 2009, n. 3.

La Consulta è stata nominata con decreto del Presidente della Giunta regionale e rimarrà in vigore per la durata del Consiglio regionale.