Venice Fashion Week 2019: a Ca’ Sagredo la “Giornata della moda sostenibile”. La presidente del Consiglio Damiano: “Amministrazione in prima linea per l’economia circolare e un futuro ‘green'”

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

Incontri e sfilate dedicate a un futuro sostenibile del mondo della moda, oltre che alla formazione e all’educazione del consumatore dei prossimi decenni. Questo l’obiettivo della “Giornata della moda sostenibile” che si sta tenendo in queste ore a Ca’ Sagredo a Venezia nell’ambito della Venice Fashion Week. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è intervenuta la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, che ha aperto i lavori del convegno “Uk-Italy: lessons in sustainable fashion”, una conferenza organizzata dal Department for International Trade e dal Consolato generale britannico di Milano.

“L’amministrazione comunale è lieta di sostenere concretamente anche quest’anno la Venice Fashion Week – ha dichiarato la presidente Damiano – abbiamo appoggiato le proposte delle varie realtà che animano, edizione dopo edizione, sempre più un evento che ormai ha acquisito un respiro internazionale. Crediamo fortemente nella creatività, nell’innovazione e nello sviluppo della cultura in Città, anche in fatto di sostenibilità. Perché la moda è cultura e contemporaneamente filo conduttore di tradizioni secolari, nonché volàno per il futuro. Vi ringrazio – ha sottolineato – per aver affidato a Venezia il ruolo di ambasciatrice della moda sostenibile nel mondo, promuovendo in questo modo anche il nostro patrimonio creativo, artigianale e produttivo. L’Amministrazione crede nella sostenibilità – ha continuato Damiano – profondendo sforzi concreti al riguardo, come l’acquisto di autobus elettrici per il Lido, nell’ambito di un più ampio progetto di un’isola lagunare che diventerà del tutto “green”. Proprio nei giorni scorsi, nell’ottica di un’economia circolare, abbiamo consegnato ai residenti del Lido e di Pellestrina delle tanichette per raccogliere gli oli esausti: si tratta di materiale di scarto che, grazie a un accordo con la bioraffineria Eni, abbiamo la possibilità di riconvertire in bio-diesel da utilizzare come combustibile per i vaporetti Actv. Questo significa sostenibilità – ha concluso – questo significa pensare concretamente al futuro”.

Al convegno, moderato da Marina Spadafora, coordinatrice del movimento “Fashion Revolution”, nato in Regno Unito per sensibilizzare sull’impatto che la produzione e il consumo della moda hanno sull’ambiente, hanno preso la parola tra gli altri l’ambasciatrice britannica in Italia, Jill Morris, la direttrice di Ca’ Sagredo, Lorenza Lain, Marina Iremonger, presidente DIT Italia, la professoressa José Teunissen, rettore della School of Fashion Design nell’ambito del London College of Fashion-UAL, Elda Danese, docente di Tecnologie del tessuto e Design della moda all’Università Iuav di Venezia, Giuliano Secco, presidente Federazione Moda Confartigianato Veneto, e gli stilisti Patrick McDowell (23enne di Liverpool) e Tiziano Guardini (vincitore nel 2017 del Green Carpet Award come best emerging designer), che in seguito hanno presentato le loro collezioni con due tableau vivant scenografici e mostrato in anteprima i capi realizzati in collaborazione con l’associazione Alto Argianato Venezia.

La Venice Fashion Week è una manifestazione organizzata da “Venezia da Vivere” (durante il convegno erano presenti i suoi rappresentanti Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti) in collaborazione con Comune di Venezia, Ied Venezia, Venezia Unica, Associazione Piazza San Marco e Tavolo Veneto della Moda (formato da Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti moda del Veneto).