Nel corso della prossima Venice Fashion Week – in realtà una dieci giorni che durerà dal 17 al 26 ottobre – verrà organizzata, sabato 23 giugno, la “Giornata della moda sostenibile”. L’appuntamento, che sarà ospitato a Ca’ Sagredo, si comporrà della tavola rotonda “Uk-Italy: Lessons in Sustainable Fashion” e di un evento serale. Entrambi gli incontri saranno incentrati sul tema della sostenibilità della moda, sulla formazione degli stilisti del futuro e sull’educazione del consumatore. A confrontarsi saranno sia docenti – italiani e inglesi – esperti del settore, che giovani creativi, tra cui Tiziano Guardini e Patrick McDowell. L’iniziativa è infatti resa possibile dalla collaborazione di Venezia da vivere con il Consolato generale britannico e il London College of Fashion.
La presentazione dell’iniziativa è avvenuta oggi, sempre a Ca’ Sagredo, alla presenza, oltre che degli organizzatori della Fashion Week, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti, dell’assessore comunale al Turismo, dell’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro, nonché della responsabile Moda e Industrie creative del Consolato britannico, Marina Iremonger, della direttrice del London College of Fashion, Frances Corner Obe, dell’imprenditore e stilista Piergiorgio Silvestrin e di Rodolfo Bevilacqua, presidente dell’omonima Tessitura.
“Questi sono eventi importanti per la città – ha esordito l’assessore comunale – da cui impariamo e riceviamo sollecitazioni interessanti che possiamo declinare nelle nostre politiche. La Venice Fashion Week è cresciuta negli anni, proponendo un format che ci piace: si tratta infatti di una decina di giorni molto articolati, come lo è la Venice Glass Week e come vorremmo che fosse anche una futura Venice Food Week, in cui in modo sistemico la città diventa un punto di riferimento per l’intero settore, che è tra quelli strategici nel panorama produttivo italiano”.
Facendo poi riferimento agli obiettivi specifici della “Giornata della moda sostenibile”, che porrà il tema dell’impatto ambientale e sociale della filiera della moda e cercherà soluzioni proprio nella formazione degli stilisti di domani e sulla necessità di promuovere tra la gente un consumo responsabile, l’assessore ha sottolineato come “questo approccio è lo stesso adottato anche dalla Città di Venezia, che ha lanciato la campagna internazionale #EnjoyRespectVenezia per educare il visitatore di oggi e di domani al turismo sostenibile. E’ un leit motiv che si può riproporre in qualsiasi settore, perché sono la consapevolezza e la conoscenza delle cose che permettono di essere diversi. La sostenibilità della moda appartiene dunque a una visione della contemporaneità ed è importante che si stia affermando sempre più rispetto a solo qualche anno fa”.
La presentazione si è conclusa toccando necessità specifiche che emergono da alcuni anni in Italia ma soprattutto nel Veneto, dove si assiste ad un preoccupante cortocircuito: aziende dell’alta moda, che ricevono richieste da tutto il mondo, trovano con sempre maggiore difficoltà figure professionali capaci di realizzare i loro prodotti. La Venice Fashion Week serve dunque anche a rilanciare Venezia e il Veneto puntando sull’artigianato di alta qualità e ad avvicinare i giovani al mondo della moda, essendo questo un settore in grado di generare posti di lavoro per diverse tipologie di competenza.