In un momento in cui si blatera di liquidità da immettere, in prestito si badi bene, con "un atto d'amore" da parte delle stra-garantite e ben remunerate banche perché non muoiano finanziariamente per il Coronavirus 10-20 volte più vittime di quelle fisiche della pandemia, non si trovano o si trovano a fatica e con tempi biblici poche migliaia di euro per ognuno degli oltre 300.000 richiedenti il prestito garantito sotto i 25.000 euro (al 22 maggio le domande pervenute sono 322.997 per finanziamenti complessivamente ammontanti a euro 6.716.851.047) ma si stanno sciogliendo gli ultimi dubbi per dare miliardi, con poco credibili garanzie visti gli impegni disattesi nel passato, alla Fca anglo/olandese e forse anche ai Benetton del ponte Morandi.
Ma peggio ancora non è partito un solo indennizzo del Fir (Fondo Indennizzo Risparmiatori) agli oltre ottantamila, dato al 2 aprile scorso, ex soci azzerati delle banche risolte (Popolare dell'Etruria, Banca Marche, Carife, CariChieri), o messe in liquidazione coatta amministrativa (alcune piccole e poi la BPVi e Veneto Banca) che hanno fatto già domanda per riavere un misero 30% dei soldi che loro avevano affidato a delle banche mal gestite o mal controllate. Non è una vergogna?
E non stateci a dire che un qualunque altro governo, diverso da quello in carica, giallorosa o giallorosso che sia, si sarebbe comportato diversamente quando i gialloverdi salviniani con il “bancofilo” Giorgetti in testa hanno impiegato un anno, sotto scacco come erano non solo del "sistema", che il Fir non lo voleva e non lo vuole, ma anche di due associazioni sfruttasoci per fini personali o politici, per partorire una legge con un misero 30% dell’indennizzo promesso al 100 % prima delle elezioni del 2018!
Ecco, le elezioni: auguriamoci che all’epoca di quelle prossime almeno sia stata elargita l’elemosina del 30% dei soldi versati dai soci ma “svaniti” verso altre, inesplorate destinazioni; elemosina di per se stessa, per la sua esiguità, già vergognosa come la musina di Zonin & c. in cui era stato versato il 100% dei risparmi di decine di migliaia di onesti lavoratori o dei guadagni di altrettanto operosi piccoli imprenditori veneti, del centro Italia e di gran parte della Penisola vista l’estensione territoriale delle due ex Popolari venete e delle 4 banche risolte.
Auguriamocelo, quindi, che quel 30% almeno sia stato saldato prima delle prossime elezioni oppure, più proficuamente per gli azzerati anche se ancora più dannoso per il Paese tutto, auguriamoci una caduta vicina del governo, i cui esponenti, allora si che correranno per far saldare almeno quel 30%!
Ma fin da oggi, in ogni caso, cominciate ad iniettarvi in qualunque parte del corpo, in primis quella più segreta, qualunque tipo di medicinale contro il bruciore dello stomaco perché poi gli aspiranti vincitori di uno o più colori dell’arcobaleno politico della nuova tornata elettorale vi prometteranno di nuovo il saldo del restante 70%.
Questo è oggi certo come è certo che, se ci vorrà del tempo per avere un vaccino contro il Coronavirus, mai troveremo un vaccino contro le false promesse dei politici apparentemente di ogni colore ma bianchi come i sepolcri.
Tutti? Crediamo e speriamo di no, ma quelli che non lo sono, comunque una minoranza, e chi legge VicenzaPiù li conosce quasi tutti, vengono spesso silenziati dai proclami degli acchiappa voti e gabba popolo di turno.
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