Viaggio nella provincia di Parma tra Fidenza e le pievi – La Via Francigena destinazione Roma, la 15ª tappa dal Nord

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Duomo di Fidenza
(Foto FB: Anna Bianca Menzio)

Dopo l’interessante visita di Piacenza, il tanto camminare ci ha condotti in altre terre emiliane, nella provincia di Parma. Scopriamo quindi Fidenza, tappa della via Francigena di Sigerico, e i suoi dintorni.

I rilievi della Cattedrale di Fidenza

Il fiore all’occhiello di questa città è la sua Cattedrale (foto in copertina) un gioiello romanico molto particolare. A renderla speciale è soprattutto la sua facciata, composta da una parte superiore in pietra arenaria e una parte inferiore in marmo. Non un marmo qualsiasi però, bensì uno scolpito finemente dalle mani esperte di un maestro come Benedetto Antelami, autore anche del Duomo di Parma e del suo battistero.

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Dettaglio dei rilievi della facciata, raffiguranti Re Erode (foto FB: Musei Italiani)

Sul portone centrale figura un ciclo di rilievi dedicati alla vita di San Donnino, patrono della città, a cui è dedicata la chiesa (e dal Medioevo fino al 1927 la città stessa, conosciuta come Borgo San Donnino). Donnino fu un martire romano, decapitato nel 296 per aver abbracciato la fede cristiana. Si racconta che la prima chiesa a lui dedicata, distrutta da un terremoto e sostituita con quella attuale nel XII secolo, sorse nel punto esatto dove cadde il santo, reggendo tra le mani la sua testa.

Le pievi parmensi

Il territorio della provincia di Parma è strettamente legato al passaggio della Via Francigena. Lungo l’antico tracciato sorsero piccole chiesette che divennero un importante punto di riferimento per i pellegrini. “Pievi” è il nome con cui sono conosciuti questi edifici piccoli e sobri, espressione di un romanico intriso di spiritualità medievale.

Pieve di San Tommaso
La facciata (foto: Wikimedia Commons)

Nei dintorni di Fidenza sorge quella dedicata a San Tommaso Becket, l’arcivescovo di Canterbury che, in viaggio verso Roma, si fermò proprio qui. L’edificio originale, risalente alla fine del 1100 e sede dell’Ordine dei Cavalieri Templari, andò quasi totalmente distrutto già nei secoli successivi; di esso resta solo l’abside, mentre il resto della chiesa è opera quattrocentesca.

I suoi affreschi, a lungo celati da uno strato di intonaco, raffigurano un ciclo in cui se ne distinguono soprattutto due. La Santissima Trinità  è raffigurata sotto forma di tre angeli seduti a un tavolo intenti a consumare un pasto, iconografia ben più comune nel culto ortodosso che in quello cattolico. San Michele Arcangelo, a sua volta, è ritratto nell’atto di pesare le anime con una bilancia come era tipico, invece, delle raffigurazioni antico egizie.

Rocca san vitale 2
Vista sulla rocca e il fossato (foto FB: Sabrina Archard)

Rocca Sanvitale

A pochi chilometri da Fidenza, precisamente a Fontanellato, sorge un castello del XIV secolo, nato come fortificazione e poi tramutato in residenza: ad abitarlo i Conti di Sanvitale, da cui prende il nome. Dal 1948, anno della morte dell’ultimo dei Conti, è proprietà del Comune, che ne ha fatto un museo. L’atmosfera di questa rocca è quasi cinematografica: il suo perimetro è circondato da un fossato, ancora riempito di acqua; l’accesso è garantito quindi da un ponte levatoio, che conduce nel cortile.

Parmigianino
La volta della saletta (foto: Wikimedia Commons)

Gli interni sono altrettanto sorprendenti: queste mura custodiscono il capolavoro manierista del Parmigianino, la saletta di Diana e Atteone. Inoltre, il castello dispone dell’unica camera ottica d’Italia, nella quel è possibile ammirare una proiezione della piazza antistante la rocca.